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E’ Pavel Kotov il vincitore degli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) andato in scena sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio. Il 23enne di Mosca (n.130 ATP), secondo favorito del seeding, in finale – sotto gli occhi del Capitano Reggente Oscar Mina, uno dei due capi di Stato dell’antica Repubblica – ha superato per 76 (5) 64, dopo due ore e 9 minuti di gioco, Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, alla sua seconda finale a livello Challenger dopo il trionfo in maggio a Francavilla.

L’incontro comincia in salita per il 21enne di Sanremo, che nel game di apertura ha perso la battuta, trovandosi così ad inseguire il 23enne di Mosca (0-2 e 1-3), il quale però nel sesto gioco ha concesso due palle-break di fila, fronteggiate, ma la terza chance è quella utile per Arnaldi per piazzare il contro-break (3-3) e poi portarsi per la prima volta avanti nel punteggio tenendo il proprio turno. Nel nono game è stato il giocatore allenato da Alessandro Petrone a salvare con coraggio e lucidità due opportunità consecutive di break, per poi con alcune difese da applausi sulle “frustate” di diritto di Kotov (sabato in semifinale aveva rimontato Marco Cecchinato, arrivato a condurre 6-3 5-2) issarsi sul 5-4, sostenuto dagli applausi del pubblico che gremiva il Centrale di Montecchio. Per dirimere l’equilibrio però occorre il “gioco decisivo”, che il Next Gen azzurro apre con un doppio fallo, rimediando subito con una smorzata vincente. Sul 3 a 2 in suo favore Arnaldi non riesce a chiudere una volée non impossibile e il russo è pronto ad approfittarne salendo 6 a 3. Il giovane italiano annulla i primi due set-point, ma nel terzo Kotov attacca con il diritto e chiude con la volée bloccata.

Nella seconda frazione al secondo game il ligure si è trovato 15-40, ma si è tratto d’impaccio con un atteggiamento più intraprendente e aggressivo, con diritto vincente e ace, poi con uno straordinario recupero da fuori campo sulla contro-smorzata del tennista di Mosca ha infiammato il Centrale prima di cogliere l’1-1. Tifosi che si sono scaldati poco dopo per il break di Matteo, pronto a scattare sul servizio dal basso del rivale e a piazzare il drop-shot imprendibile. Però Kotov reagisce riportandosi in parità (4-4) e nel nono gioco riesce ad annullare tre pericolose palle-break di fila, salendo sul 5-4. L’azzurro accusa un po’ la tensione del momento, perdendo efficacia al servizio, e Kotov con il suo dirittone si procura due match-point, sfruttando direttamente il primo, per alzare le braccia al cielo dopo due ore e 9 minuti.

“C’era davvero una grande atmosfera stasera in campo, grazie per il calore con cui avete seguito questa partita. Amo San Marino”, le parole in inglese del 23enne di Mosca, al terzo centro Challenger in carriera dopo i due titoli vinti a Forlì a fine dicembre dello scorso anno e a metà gennaio, risultato che lo porta al 115esimo posto in classifica mondiale, suo nuovo record personale.

“Prima di tutto desidero ringraziare tutti, non ho mai giocato prima con un pubblico così, che mi ha supportato fin dal primo giorno – il commento di Arnaldi, che salirà al n.186 ATP, suo nuovo best ranking – Devo riconoscere che è stata per me una settimana fantastica, in cui mi avete fatto sentire come a casa. Mi spiace solo che in finale non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto, peccato per le chance che non ho saputo sfruttare, mi auguro comunque sia stata una partita piacevole e faccio i complimenti al mio avversario. E spero di poter tornare l’anno prossimo”.

Il 2023 sarà anche il trentennale degli Internazionali di Tennis di San Marino. “Promettiamo che per questa ricorrenza lavoreremo per un’edizione da ricordare”, ha tenuto a sottolineare il presidente federale Christian Forcellini durante la cerimonia di premiazione.

 

 

RISULTATI. Singolare, finale: Pavel Kotov (RUS, 2) b. Matteo Arnaldi (ITA, 8) 7-6 (5) 6-4.

 

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Sorride Matteo Arnaldi e mastica amaro Marco Cecchinato. Per gli azzurri sono semifinali a due facce agli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) che si conclude domenica sera sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Si è interrotta in semifinale la corsa di Marco Cecchinato, quinta testa di serie, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, perché contro il russo Pavel Kotov (n.130 ATP) è arrivato vicinissimo al successo: nonostante la caviglia destra dolorante per una distorsione rimediata venerdì sera nell’ultimo game del confronto con il qualificato monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), il giocatore seguito da coach Massimo Sartori è stato padrone della situazione per oltre un set e mezzo, portandosi a condurre per 6-3 5-2 (con doppio break) ma non riuscendo a piazzare il colpo del ko.

Il siciliano ha strappato la battuta al 23enne di Mosca, secondo favorito del seeding, nel secondo gioco e ha conservato il break di vantaggio senza problemi fino al 6-3. Stesso copione nella seconda frazione con break dell’azzurro nel terzo game, confermato da “Ceck” (3-1) dopo aver annullato una chance di contro-break. Facendo muovere il russo, anche con il ricorso ad efficaci palle corte, il palermitano che al secondo turno aveva annullato un match point a Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, ha tolto di nuovo il servizio a Kotov, volando sul 5-2 “pesante”. Cecchinato però si è inceppato proprio sul più bello, con un prolungato black out. Persa la battuta nell’ottavo game, sul 5-4 Marco è arrivato a due punti dal match, ma si è fermato lì e ha come smarrito il suo tennis, facendosi pian piano prendere dal nervosismo e perdendo lucidità. E così il 23enne di Mosca, che nei quarti aveva imposto l’alt ad Alexander Weis (n.423 ATP), 25enne di Bolzano, passato attraverso le qualificazioni e capace di centrare le prime vittorie in un tabellone principale di questo circuito, con un parziale di dieci game a zero ha infatti pareggiato il conto dei set e ribaltato la situazione, volando sul 5-0 nel terzo (salvando anche palla break), prima che il siciliano interrompesse la striscia negativa. Ma Kotov non ha tremato e ha chiuso dopo 2 ore e 4 minuti, prendendosi la rivincita per la sconfitta patita proprio in questo torneo dodici mesi fa nei quarti.

Il russo domenica sera – inizio del match alle ore 20.45: diretta su Rai Sport e San Marino RTV – troverà dall’altra parte il ligure Matteo Arnaldi.

Il 21enne di Sanremo (n.204 ATP), ottava testa di serie, in chiusura di giornata ha infatti sconfitto per 61 75 il rumeno Filip Cristian Jianu (n.329), raggiungendo così la sua seconda finale a livello Challenger dopo il trionfo in maggio a Francavilla.

Il primo set è stato un monologo del ligure, che ha subito strappato la battuta al rivale (2-0), subendo l’immediato contro-break, ma poi ha piazzato un parziale di quattro game consecutivi incamerando la frazione. Il 20enne di Bucarest ha reagito in avvio di seconda partita, allungando sul 3-0, però il giocatore allenato da Alessandro Petrone ha accorciato le distanze (2-3), prima di cedere di nuovo il servizio dopo aver mancato una chance di 3-3. Arnaldi non si è perso d’animo e al termine di un settimo gioco interminabile, alla terza opportunità, ha piazzato il contro-break (3-4), per poi completare l’aggancio. E sullo slancio il Next Gen azzurro ha tolto ancora la battuta a Jianu, andando a servire per il match. Un decimo gioco da cardiopalma, in cui il ligure sentendo un po’ il momento ha mancato due match point (doppio fallo e diritto steccato) finendo per incassare il contro-break alla settima palla-break. L’ennesimo “strappo” riporta avanti 6-5 Matteo, che stavolta non perde l’opportunità di chiudere la contesa e può alzare le braccia al cielo, sorridente, dopo un’ora e 55’ di lotta sul Centrale.

Intanto gli Internazionali di Tennis San Marino Open hanno assegnato il primo titolo, quello del doppio: a conquistarlo la coppia italo-spagnola formata da Marco Bortolotti e Sergio Martos Gornes, che hanno regolato per 64 64 i gemelli serbi Ivan e Matej Sabanov, terza testa di serie, prendendosi così un’immediata rivincita per la sconfitta in semifinale a Cordenons sette giorni fa e conquistando il secondo trofeo Challenger come coppia dopo quello vinto a Napoli lo scorso anno (5° complessivo per il 31enne di Guastalla).

 

 

RISULTATI. Singolare, semifinali: Pavel Kotov (RUS, 2) b. Marco Cecchinato (ITA,5) 3-6 7-5 6-1, Filip Cristian Jianu (ROU) c. Matteo Arnaldi (ITA, 8).

Doppio, finale: Marco Bortolotti-Sergio Martos Gornes (ITA-ESP) b. Ivan Sabanov-Matej Sabanov (SRB, 3) 6-4 6-4.

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Marco Cecchinato e Matteo Arnaldi staccano il pass per le semifinali degli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in dirittura d’arrivo sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Nella giornata dedicata ai quarti di finale il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, dopo il successo in rimonta col brivido giovedì, quando ha piegato 67(3) 76(6) 6-2 su Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, annullando anche un match-point sul 6-5 nel secondo set, ha sconfitto 76(3) 61 il qualificato monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), autore dell’eliminazione al primo turno di Giulio Zeppieri (n.143 ATP), terzo favorito del seeding.

Dopo aver mancato una palla-break nel game d’apertura, il siciliano – qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros – ne ha dovuta fronteggiare a sua volta una nel secondo gioco per poi trovarsi 0-40 nel sesto, cavandosi d’impaccio da una situazione delicata con alcuni colpi vincenti prima di cogliere il 3-3. Nel nono game Cecchinato si è procurato una chance di break, ma ha affossato in rete il diritto e il monegasco è salito 5-4. Per dirimere l’equilibrio si è reso necessario il “gioco decisivo”, nel quale un doppio fallo di Vacherot ha spinto sul 3 a 0 il palermitano, riagganciato però dopo un punto ripetuto da regolamento per il cappellino del rivale caduto a terra. Sul 3-3, tuttavia, il 23enne del Principato – per la prima volta nei quarti di un torneo Challenger – si è irrigidito e una serie di errori di diritto ha consentito all’italiano di incamerare il set (7 punti a 3).

Nella seconda frazione il giocatore seguito da coach Massimo Sartori ha strappato la battuta all’avversario nel quarto game (3-1), break confermato per il 4-1 e poi ripetuto volando sul 5-1 e sullo slancio chiudendo il discorso dopo un’ora e 38 minuti, nonostante un piccolo brivido per una caduta con leggera distorsione della caviglia.

Nella semifinale della parte bassa del tabellone Cecchinato sabato troverà dall’altra parte della rete il vincente del confronto fra Alexander Weis (n.423 ATP), 25enne di Bolzano, passato attraverso le qualificazioni e capace di centrare le prime vittorie in un tabellone principale di questo circuito, e il 22enne russo Pavel Kotov (n.130 ATP), seconda testa di serie, match che chiude il programma serale.

Dal canto suo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, nell’incontro che ha aperto il programma sul Centrale ha regolato per 64 62, in un’ora e 10 minuti, l’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che nei due turni precedenti aveva eliminato i Next Gen azzurri Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e n.4 del seeding, e Matteo Gigante (n.274 ATP).

Dopo aver mancato due palle-break nel terzo gioco, è stato il 21enne di Sanremo a dover fronteggiare una pericolosa palla-break sul 4-3 per l’avversario, poi con una grande difesa il Next Gen azzurro si è portato 0-40, riuscendo a strappare a zero la battuta al magiaro. E con lucidità il giocatore allenato da Alessandro Petrone ha sfruttato l’occasione incamerando il set grazie ad una risposta di rovescio sbagliata di Marozsan. Il quale ha accusato il colpo e con il primo doppio fallo della sua partita ha perso il servizio nel game di apertura della seconda frazione, Arnaldi “da formichina”, con attenzione, ha conservato il break di vantaggio e, complici gli errori dell’ungherese, nel settimo gioco ha bissato lo “strappo” (5-2), per poi volare sul 40-0 e chiudere al secondo match point, lanciando l’urlo liberatorio per un successo che gli apre le porte della Top 200 mondiale.

“Sono davvero molto contento della mia prestazione – il commento del tennista ligure, che nel 2022 ha centrato la qualificazione al Masters 1000 di Roma e conquistato a Francavilla il primo titolo nel circuito Challenger – anche perché sono rimasto concentrato dall’inizio alla fine, riuscendo a sviluppare le mie trame. E proprio l’essere stato solido e aver giocato ogni punto, anche quando ero sotto 40-0, penso sia stata la chiave contro un avversario che ama spingere e può farti tanti vincenti ma anche commettere diversi errori, quindi senza darti ritmo”.

Arnaldi sabato nel match che vale l’ingresso in finale dovrà vedersela con il coetaneo rumeno Filip Cristian Jianu (n.329), che dopo aver estromesso lo spagnolo Carlos Taberner (n.108 del ranking), primo favorito del seeding, si è sbarazzato per 62 64, in un’ora e mezza, dello spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.252 ATP), raggiungendo la sua seconda semifinale stagionale a livello challenger dopo quella ad Aguascalientes.

 

RISULTATI. Quarti: Matteo Arnaldi (ITA, 8) b. Fabian Marozsan (HUN) 6-4 6-2, Marco Cecchinato (ITA,5) b. Valentin Vacherot (MON, q) 7-6(3), Filip Cristian Jianu (ROU) b. Nikolas Sanchez Izquierdo (ESP) 6-2 6-4.

 

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E’ Marco Cecchinato il secondo giocatore italiano ad approdare ai quarti di finale degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Nella giornata che ha visto il completamento del secondo turno il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, ha dovuto far ricorso a tutta la sua esperienza per aggiudicarsi un altro derby tricolore dopo quello d’esordio con Mattia Bellucci (n.270), destinatario di una wild card. Sotto gli occhi attenti di coach Massimo Sartori, Cecchinato, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, si è imposto in rimonta, con il punteggio di 67(3) 76(6) 6-2 su Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, annullando anche un match-point sul 6-5 nel secondo set.

E’ stato proprio il 23enne di Cesenatico, spinto da tanti tifosi romagnoli, nel quinto game a strappare per primo il servizio al siciliano (lob al volo lungo), subendo però l’immediato contro-break. Equilibrio che regge fino al tie-break, dove “Ceck” (poco assistito dalla battuta) affossa un diritto in rete trovandosi sotto 4 a 2, Forti commette doppio fallo, ma un altro regalo di Cecchinato e un rovescio vincente su drop shot toccato male dall’avversario portano al set-point il romagnolo, bravo a sfruttarlo con una prima ad uscire seguita a rete, con risposta di rovescio lunga (47 minuti la durata del parziale).

Nella seconda frazione è stato di nuovo il palermitano a fronteggiare una palla-break prima di cogliere il 2-2, però nonostante i tentativi di scuotersi non è mai riuscito ad andare avanti nel punteggio, anche perché Forti ha tenuto percentuali di servizio davvero notevoli, confermando di essere sulla strada giusta per risalire la china in classifica dopo un paio di seri infortuni che lo hanno penalizzato in questa stagione. Sul 5-5 il giocatore che da una decina di giorni è seguito come coach da Giorgio Galimberti ha sentito un po’ di tensione, sbagliando qualche colpo e trovandosi 15-40, però ha ritrovato concentrazione e lucidità per annullare le due chance di break e salire 6-5, con conseguente gesto di stizza del “Ceck” (racchetta schiantata). Sullo slancio il romagnolo si procura un match-point, sbagliando però la risposta, e Marco un po’ a fatica guadagna il tie-break. “Gioco decisivo” da montagne russe, con Cecchinato a scattare 3 a 1, poi Forti a salire sul 5-3, di nuovo il siciliano avanti 6 a 5, con palla-set cancellata con un diritto vincente, ma un doppio fallo e una risposta lunga di rovescio di Francesco portano la sfida al terzo. Frazione decisiva che si apre con quattro palle-break salvate nel primo game dal “past champion”, Forti accusa il colpo e perde il servizio (0-2), con “Ceck” ad allungare sul 3-0 e procurarsi anche un’opportunità per il doppio break, sventata dal rivale che accorcia (1-3). Il romagnolo prova a rimanere aggrappato (2-4) annullando altre due palle-break, e nel settimo game è lui a mancare una chance per il contro-break. Con un ace Forti annulla il primo match-point, ma sul secondo è chirurgico il passante del siciliano che libera tutta la sua gioia dopo due ore e 38’ di emozioni.

A contendere a Cecchinato l’ingresso nelle semifinali sarà venerdì il monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), 24 anni il prossimo novembre, che dopo aver superato le qualificazioni ed eliminato in rimonta Giulio Zeppieri (n.143 ATP), terzo favorito del seeding, ha superato anche la fatidica “prova del nove” regolando 62 63 l’olandese Jesper De Jong (n.213 ATP). Il 22enne di Harlem nel secondo set dall’1-4 ha recuperato il break di svantaggio accorciando sul 3-4 con due game vinti a zero, ma nell’ottavo gioco ha di nuovo perso la battuta e con le palle nuove Vacherot è stato implacabile, chiudendo il discorso dopo un’ora e 10 minuti così da spingersi per la prima volta nei quarti di un torneo Challenger.

Il primo italiano in ordine di tempo a guadagnarsi un posto tra i migliori otto del torneo è stato Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, capace nella tarda serata di mercoledì di disinnescare la mina vagante rappresentata dal qualificato austriaco Lukas Neumayer (n.347 ATP), classe 2002, che un mese fa aveva raggiunto i quarti nel Challenger di Salisburgo, sua città natale, eliminando i francesi Gilles Simon e Arthur Rinderknech. “A differenza dello scorso anno sono arrivato per tempo a San Marino e sono riuscito ad abituarmi alle condizioni di gioco – spiega il 21enne di Sanremo – per cercare di valorizzare quelle che sono le mie caratteristiche. E poi fin qui sono sceso in campo due volte in serale, cosa che a me piace. Dalla metà della passata stagione stiamo lavorando bene e quest’anno sto raccogliendo i frutti in termini di solidità, inoltre risultati come la qualificazione al Masters 1000 di Roma e il titolo nel challenger di Francavilla infondono ulteriore fiducia e consapevolezza nei miei mezzi”.

Prossimo esame per il giocatore allenato da Alessandro Petrone è rappresentato dal 22enne ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che nei due turni precedenti ha eliminato i Next Gen azzurri Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e quarta testa di serie, e Matteo Gigante (n.274 ATP, appena un gradino sotto il best ranking fatto segnare due settimane fa).

Nella parte bassa del tabellone avanza anche il russo Pavel Kotov (n.130 ATP), seconda testa di serie, che nel rispetto del copione ha sconfitto 64 63 il francese Maxime Janvier (n.286 ATP). Sarà dunque il 22enne di Mosca, vincitore di due titoli Challenger a Forlì indoor fra dicembre 2021 e gennaio 2022, stagione in cui ha superato le qualificazioni al Roland Garros, l’avversario di Alexander Weis.

Nell’incontro di chiusura del programma serale – a completamento del secondo turno – l’altoatesino (n.423 ATP), proveniente dalle qualificazioni, si è aggiudicato il derby tricolore con Lorenzo Giustino (n.253 ATP) con il punteggio di 62 75, in un’ora e 35 minuti di gioco.Per il 25enne di Bolzano si tratta dei primi quarti di finale nel circuito Challenger.

 

RISULTATI. Secondo turno: Marco Cecchinato (ITA,5) b. Francesco Forti (ITA, q) 6-7(3) 7-6(6) 6-2, Valentin Vacherot (MON, q) b. Jesper De Jong (NED) 6-2 6-3, Pavel Kotov (RUS, 2) b. Maxime Janvier (FRA) 6-4 6-3, Alexander Weis (ITA, q) b. Lorenzo Giustino (ITA) 62 75.

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Si ferma al secondo turno il cammino di Matteo Gigante nella 29ª edizione degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Il 20enne mancino romano (n.274 ATP, appena un gradino sotto il best ranking fatto segnare due settimane fa), dopo l’affermazione d’esordio sull’olandese Jelle Sels che lo precede di trenta posti nella classifica mondiale, ha trovato semaforo rosso di fronte all’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che già aveva estromesso dal torneo l’altro giovane capitolino Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e quarta testa di serie: 62 62 il punteggio con cui il 22enne di Budapest ha sbarrato la strada al Next Gen azzurro, che sperava di prendersi una pronta rivincita dopo la sconfitta nei quarti del Challenger di Milano, ma non è praticamente mai riuscito ad entrare in partita. Marozsan troverà dall’altra parte della rete, venerdì, il vincente del confronto fra Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, e il qualificato austriaco Lukas Neumayer (n.347 ATP), che chiude il programma serale di giovedì.

Il secondo turno è stato fatale anche allo spagnolo Carlos Taberner, n.108 ATP e primo favorito del seeding, sgambettato a sorpresa dal 20enne rumeno Filip Cristian Jianu (n.329 ATP, nella foto), entrato in extremis in tabellone come alternate dopo il forfait dello statunitense Moreno De Alboran. Il 25enne di Valencia, che in bacheca vanta 5 trofei challenger, l’ultimo dei quali in primavera a Roseto degli Abruzzi, nel primo parziale ha ceduto la battuta nel settimo game, trovandosi poi sotto 5-3 e nel decimo gioco non ha convertito due opportunità per il contro-break che valeva il riaggancio sul 5-5. Sullo slancio Jianu, che all’esordio aveva sbarrato la strada all’ex top ten Ernests Gulbis, ha preso un break di vantaggio anche nel secondo set e ha saputo conservarlo, così da cogliere un risultato importante a conferma della sua crescita, dopo le semifinali ad Aguascalientes, sulla terra messicana, e i quarti a Torino. Il tennista di Bucarest venerdì si giocherà un posto nelle semifinali con l’altro spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.252), che si è imposto in rimonta con il punteggio di 2-6 6-1 6-3 sull’olandese Robin Haase (n.258 ATP), vincitore di questo torneo nel 2010 quando sconfisse in finale Filippo Volandri.

Sale intanto l’attesa per i due derby tricolore che valgono un posto nei quarti in programma giovedì, quando si accendono sul torneo anche le telecamere di Rai Sport e San Marino Rtv: alle 19 il romagnolo Francesco Forti, promosso dalle qualificazioni, sfida Marco Cecchinato, quinto favorito del seeding, che sul Titano nel 2013 ha spiccato il volo con il primo titolo importante in carriera, mentre in serata Lorenzo Giustino trova dall’altra parte della rete il bolzanino Alexander Weis, che partendo dalle qualificazioni si è guadagnato il primo main draw in questo circuito e poi anche la prima vittoria.

Nell’ultimo incontro del programma serale Matteo Arnaldi (n.204 del ranking ATP), ottava testa di serie, ha sconfitto 6-3 6-4, in un’ora e 57 minuti di gioco, l’austriaco Lukas Neumayer (n.347 ATP), proveniente dalle qualificazioni.

Nei quarti venerdì il 21enne di Sanremo affronterà l’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che ha sbarrato la strada a Matteo Gigante.

 

RISULTATI. Secondo turno: Fabian Marozsan (HUN) b. Matteo Gigante (ITA) 6-2 6-2, Filip Cristian Jianu (ROU) b. Carlos Taberner (ESP, 1) 6-4 6-3, Nikolas Sanchez Izquierdo (ESP) b. Robin Haase (NED) 2-6 6-1 6-3, M. Arnaldi (ITA, 8) b. L. Neumayer (AUT, q) 63 64.

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Si accendono anche le telecamere sugli Internazionali di Tennis ‘San Marino Open’, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in pieno svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Come annunciato dal direttore del torneo Alessandro Costa e dal presidente federale Christian Forcellini durante la conferenza stampa di presentazione, la 29ª edizione dell’evento gode infatti di una copertura televisiva importante, assicurata da Rai Sport e da San Marino RTV (canale 831 digitale terrestre, visibile in tutta la Penisola) a partire da giovedì 11 agosto fino a domenica 14 agosto quando sarà proclamato il vincitore.

Questa dunque la programmazione di palinsesto comunicata dalle due emittenti:

giovedì 11 agosto: San Marino RTV diretta dalle ore 16.30 (tre incontri);

Rai Sport: diretta dalle ore 20.30 alle 22.30; differita a partire dalle 23.50;

– venerdì 12 agosto (quarti): San Marino RTV diretta dalle ore 17 (tre incontri);

Rai Sport: diretta dalle ore 20.45;

– sabato 13 agosto (semifinali): San Marino RTV in diretta dalle ore 18;

Rai Sport: diretta dalle ore 20.45

– domenica 14 agosto (finale): in diretta alle ore 21 su Rai Sport e San Marino RTV.

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Si amplia la pattuglia italiana al secondo turno degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Dopo Matteo Arnaldi e Lorenzo Giustino hanno esordito positivamente nel main draw della 29ª edizione anche Marco Cecchinato, Francesco Forti, Matteo Gigante e Alexander Weis.

Nel match clou di una giornata da leccarsi i baffi per gli appassionati (ben 12 incontri di singolare) il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, ha dettato legge nel derby tricolore con Mattia Bellucci (n.270), destinatario di una wild card. Sotto gli occhi di coach Massimo Sartori, Cecchinato, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, ha preso il controllo delle operazioni fin da subito, prendendo subito un break di vantaggio e gestendolo con relativa sicurezza, fino ad incamerare la prima frazione sul 6-2 grazie anche ai numerosi errori del 21enne mancino di Busto Arsizio (compresi 5 doppi falli a fine partita). Copione praticamente identico anche nel secondo set, con il siciliano ad allungare con decisione e Bellucci incapace di trovare adeguate contromisure: 6-2 6-1 in un’ora esatta il punteggio.

Cecchinato giovedì sarà atteso da un altro derby tricolore con Francesco Forti (n.453 ATP), 23enne di Cesenatico che dopo essere stato promosso dalle qualificazioni ha regolato 6-3 6-2, in un’ora e 23 minuti, il bosniaco Nerman Fatic (n.275 ATP) confermando di essere sulla strada giusta per risalire la china in classifica dopo un paio di seri infortuni che lo hanno penalizzato in questa stagione. “Nonostante le tante partite disputate nell’ultimo mese, dove ho vinto il Future ITF di Gubbio e raggiunto la finale a Casinalbo e Bolzano, fisicamente sto bene e questa è davvero la cosa più importante – sottolinea il romagnolo, che la settimana scorsa ha ufficializzato la collaborazione con la Galimberti Tennis Academy – Sto ritrovando continuità di rendimento e sento di essere di nuovo competitivo come livello. E sono contento di potermi esprimere bene qui, dalle parti di casa, dove possono vedermi all’opera anche i miei familiari, a cominciare dai miei nonni”.

Altrettanto netta (6-2 6-3) è stata nell’incontro di apertura sul Centrale l’affermazione del 20enne mancino romano (n.274 ATP, appena un gradino sotto il best ranking fatto segnare due settimane fa) sull’olandese Jelle Sels, che lo precede di trenta posti nella classifica mondiale. Dopo aver strappato la battuta al rivale subito in avvio di entrambi i set, Gigante ha controllato senza troppi patemi riuscendo a gestire il vantaggio, con la capacità di giocare bene i punti importanti (salvate 8 delle 9 palle-break concesse). “Ho avuto davvero buone sensazioni in campo anche se venivo da un infortunio al polso che mi ha costretto ad uno stop di una decina di giorni e sono quindi contento della mia prestazione. E poi devo riconoscere che il torneo si disputa in un impianto davvero accogliente, così come è piacevole la collocazione dell’albergo nel centro storico”, il commento di Gigante. A contendergli un posto nei quarti sarà il 22enne ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che lunedì a tarda sera ha sgambettato al debutto l’altro giovane capitolino Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e quarta testa di serie: per il Next Gen azzurro l’occasione per una pronta rivincita dopo la sconfitta nei quarti del Challenger di Milano.

Ha di che sorridere anche Alexander Weis (n.423 ATP), pure lui passato attraverso le qualificazioni per regalarsi la prima partecipazione a un tabellone principale di questo circuito, bagnata con un corroborante successo (63 61) sul kazako Timofey Skatov (n.245 ATP). Una vittoria che al 25enne di Bolzano apre le porte per un testa a testa tutto italiano giovedì con Lorenzo Giustino (n.253 ATP).

Buona la prima anche per lo spagnolo Carlos Taberner, n.108 ATP e primo favorito del seeding, che ha impiegato tre set per domare il connazionale Oriol Roca Batalla (n.271 ATP). Prova del nove per il 25enne di Valencia, che in bacheca vanta 5 trofei challenger, l’ultimo dei quali in primavera a Roseto degli Abruzzi, mercoledì il confronto con il 20enne rumeno Filip Cristian Jianu (n.329 ATP).

Avanza anche il russo Pavel Kotov (n.130 ATP), seconda testa di serie, che ha liquidato con un periodico 6-1 il norvegese Viktor Durasovic, proveniente dalle qualificazioni.

Nell’ultimo incontro del programma odierno, a completamento del primo turno, Giulio Zeppieri, n.143 ATP e terza testa di serie, è stato eliminato con il punteggio di 2-6 7-6(2) 6-1, in due ore e 4 minuti, dal monegasco Valentin Vacherot, n.388 della classifica mondiale.

Sono dunque sei i tennisti italiani al secondo turno degli Internazionali di tennis San Marino Open.

 

RISULTATI. Primo turno: Marco Cecchinato (ITA,5) b. Mattia Bellucci (ITA, wc) 6-2 6-1, Matteo Gigante (ITA) b. Jelle Sels (NED) 6-2 6-3, Francesco Forti (ITA, q) b. Nerman Fatic (BIH) 6-3 6-2, Carlos Taberner (ESP, 1) b. Oriol Roca Batalla (ESP) 6-4 2-6 6-2, Alexander Weis (ITA, q) b. Timofey Skatov (KAZ) 6-3 6-1, Robin Haase (NED) b. Otto Virtanen (FIN) 7-6(3) 6-3, Nikolas Sanchez Izquierdo (ESP) b. Alexandre Muller (Fra, 6) 3-6 6-3 6-0, Lukas Neumayer (AUT, q) b. Ivan Gakhov (RUS) 6-2 7-6(4), Jesper De Jong (NED) b. Marco Trungelliti (ARG) 6-3 6-4, Maxime Janvier (FRA) b. Oleg Prihodko (UKR, q) 6-1 3-6 7-5, Pavel Kotov (RUS, 2) b. Viktor Durasovic (NOR, q) 6-1 6-1. V. Vacherot (MON, q) b. G. Zeppieri (ITA, 3) 26 76(2) 61

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Matteo Arnaldi e Lorenzo Giustino sono i primi due giocatori italiani a staccare il pass per il secondo turno della 29ª edizione degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Nel derby tricolore che rappresentava il match di cartello della giornata di apertura del main draw il 21enne di Sanremo, questa settimana n.204 ATP (suo nuovo best ranking) e ottava testa di serie, non ha concesso scampo al faentino Federico Gaio (n.331 ATP). Il ligure ha strappato il servizio al romagnolo già nel game d’apertura, per poi allungare sul 5-1, vedersi annullare due palle-set e chiudere comunque la frazione nell’ottavo gioco. Da quel momento in avanti Arnaldi, che a maggio a Francavilla ha conquistato il suo primo titolo Challenger, non ha trovato praticamente più resistenza, chiudendo 62 60 in appena 67 minuti di partita.

Ben più sofferta è stata invece l’affermazione del 30enne napoletano (n.253 ATP), che al termine di un’autentica maratona (tre ore e 6 minuti la durata dell’incontro) ha eliminato il croato Nino Serdarusic, n.175 del ranking mondiale e settimo favorito del seeding: 76(0) 46 63 il punteggio con cui Giustino ha colto il quarto successo in altrettanti testa a testa con il 25enne di Zagabria.

In precedenza era uscito di scena il lettone Ernests Gulbis, ex top ten, destinatario di una delle tre wild card, che dopo aver mancato un set-point sul 5-3 è stato sconfitto 76(4) 60 dal 19enne rumeno Filip Cristian Jianu.

Sorrisi tricolori anche nelle qualificazioni, dove due dei sei tennisti promossi sono italiani. Staccano il biglietto per il main draw, infatti, Francesco Forti e Alexander Weis. Il 23enne di Cesenatico (n.453 ATP), reduce dalla finale nel 25mila dollari ITF di Bolzano, dopo il successo domenica sul russo Yan Bondarevskiy, ha dato dimostrazione di solidità dominando 63 62 l’argentino Matias Zukas, sesta testa di serie delle “quali”, che 24 ore prima aveva sbarrato la strada al riminese Manuel Mazza (wild card).
Martedì, giornata con un menu da leccarsi i baffi (inizio degli incontri alle ore 12), con il debutto di tutti gli altri attesi protagonisti, a cominciare dallo spagnolo Carlos Taberner, n.107 ATP e primo favorito del seeding, e da Marco Cecchinato, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante e quinta testa di serie, opposto alle 19 in un derby tricolore a Mattia Bellucci, destinatario di una wild card, Forti, che la settimana scorsa ha ufficializzato la collaborazione con la Galimberti Tennis Academy, affronterà il bosniaco Nerman Fatic (n.275 ATP).

Dal canto suo il 25enne di Bolzano (n.423 ATP) nel turno decisivo ha spento i sogni di gloria del ravennate Enrico Dalla Valle, rientrato di recente nel tour dopo quasi due anni di infortuni e problemi fisici, imponendosi con il punteggio di 64 75 dopo oltre due ore di lotta, così da guadagnarsi per la prima volta in carriera un posto nel tabellone principale di un Challenger. Il romagnolo, che da qualche tempo fa base al Circolo della Stampa Sporting Torino, ha lottato con tenacia, recuperando anche un break di svantaggio nella seconda frazione, fino a procurarsi un set-point sul 5-4 con l’avversario al servizio, ma Weis ha saputo giocare con lucidità nei momenti chiave fino all’urlo liberatorio con cui ha salutato questo prezioso successo, che gli vale la sfida con il kazako Timofey Skatov (n.245 ATP) al 1° turno del main draw.

Niente da fare invece per Marco De Rossi, uno degli artefici della recente promozione nel Gruppo III di Coppa Davis conquistata dalla nazionale del Titano a Baku (Azerbajian). Il 25enne sammarinese, in gara con una wild card (è n.1189 ATP), dopo il colpo piazzato domenica quando aveva eliminato per 63 64 il rumeno Stefan Palosi, che lo precede di oltre 750 posizioni nella classifica mondiale (n.426 ATP), ha trovato semaforo rosso di fronte all’austriaco Lukas Neumayer, n.347 ATP e quarta testa di serie delle “quali”: 62 61 il punteggio, in un’ora di gioco, in favore del 19enne di Salisburgo.

Nell’ultimo match di giornata l’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP) ha eliminato per 76(4) 64, in un’ora e 41 minuti, Flavio Cobolli (n.134 ATP), quarta testa di serie e in tabellone con una wild card.

 

RISULTATI. Primo turno: Matteo Arnaldi (ITA, 8) b. Federico Gaio (ITA) 62 60, Lorenzo Giustino (ITA) b. Nino Serdarusic (CRO,7) 76(0) 46 63, Filip Cristian Jianu (ROU) b. Ernests Gulbis (LAT, wc) 76(4) 60.

Turno di qualificazione: Francesco Forti (ITA) b. Matias Zukas (ARG) 63 62, Alexander Weis (ITA) b. (wc) Enrico Dalla Valle (ITA) 64 75, Lukas Neumayer (AUT) b. (wc) Marco De Rossi (SMR) 62 61, Viktor Durasovic (NOR) b. Elmar Ejupovic (GER) 64 63, Valentin Vacherot (MON) b.

Marius Copil (ROU) 76(3) 76(5), Oleg Prihodko (UKR) b. Andrei Chepelev (RUS) 26 76(6) 62.

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Entra subito nel vivo la 29ª edizione degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) pronto a tenere banco fino a domenica 14 agosto sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

La giornata di apertura del main draw – lunedì 8 – vedrà infatti l’esordio di alcuni dei protagonisti più attesi, a cominciare da quattro giocatori italiani. Nel secondo match in programma, con inizio non prima delle ore 19 (il primo incontro sul Centrale, alle 17, vedrà impegnati il lettone Ernests Gulbis, ex top ten, destinatario di una delle tre wild card, e il rumeno Filip Cristian Jianu, entrato come alternate), va in scena il derby tricolore fra il faentino Federico Gaio, n.265 ATP, e Matteo Arnaldi, n.215 del ranking mondiale e ottava testa di serie, uno dei Next Gen azzurri emergenti, vincitore quest’anno a Francavilla del suo primo Challenger.

Nella sessione serale (dalle 21) poi si accenderanno i riflettori sul romano Flavio Cobolli, n.138 della classifica e 4 del seeding, in gara con una wild card, che esordirà con l’ungherese Fabian Marozsan (n.251 ATP).

Il quarto italiano in campo lunedì è il napoletano Lorenzo Giustino (n.242 ATP), che sfida il croato Nino Serdarusic (n.180 ATP), settimo favorito del seeding, sconfitto nei tre testa a testa precedenti.

Come gustoso antipasto, a partire dalle ore 10, i match del turno decisivo di qualificazione, che vedono tre tennisti italiani (due dei quali romagnoli) a caccia di un posto nel tabellone principale. Il cesenaticense Francesco Forti, reduce dalla finale nel 25mila dollari ITF di Bolzano, dopo il successo domenica sul russo Yan Bondarevskiy, deve vedersela con l’argentino Matias Zukas, sesta testa di serie delle “quali”, che ha sbarrato la strada al riminese Manuel Mazza (wild card), piegato 63 16 63.

Il ravennate Enrico Dalla Valle si è imposto in rimonta, con il punteggio di 67(6) 62 61 sull’ucraino Georgii Kravchenko (n.8) e si gioca l’ingresso nel main draw con l’altoatesino Alexander Weis, che ha superato 60 46 61 il rumeno Alexandru Jecan. “Innanzitutto mi sento in dovere di ringraziare la federazione sammarinese per la wild card che mi ha consentito di disputare le qualificazioni – sottolinea il 24enne romagnolo, che sta provando a rientrare ad alto livello dopo quasi due anni di infortuni e problemi fisici – Dopo tutto quello che ho passato è bellissimo stare finalmente bene ed essere qui a competere. E’ stata una partita in cui ho avuto tante occasioni anche nel primo set, quando sono stato avanti 5-3 e 6-5, mancando un set-point, poi dopo un inizio di seconda frazione un po’ scarico ho ritrovato energia e sono riuscito ad alzare il livello, facendola girare dalla mia parte. E spero di riuscire ad esprimermi in questo modo anche lunedì”.

Il protagonista dell’impresa di giornata è comunque Marco De Rossi, uno degli artefici della recente promozione della nazionale del Titano nel Gruppo III di Coppa Davis. Nell’incontro che apriva il programma sul Centrale il 25enne sammarinese ha saputo sfruttare al meglio la wild card (è n.1189 ATP) concessagli dagli organizzatori eliminando per 63 64, in un’ora e un quarto di partita, il rumeno Stefan Palosi, che lo precede di oltre 750 posizioni nella classifica mondiale (n.426 ATP). Nel primo set De Rossi, in svantaggio 3-2 con break, ha saputo cambiare marcia incamerando il parziale, poi nella seconda frazione dopo aver salvato tre palle break nel sesto gioco (evitando il possibile 2-4) è stato lui nel game seguente a strappare il servizio al 22enne di Constanta, break confermato con il terzo ace così da salire 5-3. Il “padrone di casa” non ha tremato chiudendo al primo match-point con una solida prima su cui l’avversario ha risposto in rete. “Ho giocato un’ottima partita e devo riconoscere che sono un po’ sorpreso pure io del risultato – ammette il biancazzurro che sfiderà per un posto nel main draw l’austriaco Lukas Neumayer, n.349 ATP e quarta testa di serie delle “quali” – visto che il mio avversario veniva da un buon momento, mentre io dopo lo stop per l’infortunio al ginocchio ho avuto ancora qualche strascico e non sono al cento per cento. Però il giocare in casa e la carica che mi ha regalato la settimana a Baku mi hanno sicuramente aiutato”.

 

RISULTATI. Primo turno qualificazioni: (10) Francesco Forti (ITA) b. Yan Bondarevskiy (RUS) 75 61, (wc) Enrico Dalla Valle (ITA) b. Georgii Kravchenko (UKR) 67(6) 62 61, Matias Zukas (ARG) b. (wc) Manuel Mazza (ITA) 63 16 63, Elmar Ejupovic (GER) b. Riccardo Balzerani (ITA) 63 64, (wc) Marco De Rossi (SMR) b. Stefan Palosi (ROU) 63 64, Alexander Weis (ITA) b. Alexandru Jecan (ROU) 60 46 61, Marius Copil (ROU) b. Stefano Napolitano (ITA) 64 62, Andrei Chepelev (RUS) b. Luca Potenza (ITA) 63 64, Lukas Neumayer (AUT) b. (wc) Marco Miceli (ITA) 76(4) 62, Viktor Durasovic (NOR) b. Christian Langmo (USA) 64 76(5), Oleg Prihodko (UKR) b. Vladyslav Orlov (UKR) 64 2-2 rit., Valentin Vacherot (MON) b. Mili Poljicak (CRO) 62 63.

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Il Titano riapre le sue porte al grande tennis. Con il sorteggio dei tabelloni di qualificazione e principale prende ufficialmente il via la 29ª edizione degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) che scatta domenica 7 agosto sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio con i primi dodici incontri delle qualificazioni (ingresso libero, inizio fissato alle ore 10 dal supervisor Carmelo Di Dio, referee Riccardo Ragazzini), mentre il turno decisivo si svolgerà poi lunedì (dalle 13) prima dell’avvio del main draw.

In attesa dell’esito delle qualificazioni, sono otto i giocatori italiani al via del tabellone principale (quattro dei quali inseriti nel seeding), con la dea bendata che si è divertita a proporre subito due derby tricolore. Uno vedrà protagonisti proprio Marco Cecchinato, quinta testa di serie e a San Marino vincitore nel 2013 del primo titolo importante di  una carriera che lo ha visto raggiungere una storica semifinale al Roland Garros 2018, mettere in bacheca tre trofei ATP sulla terra battuta e arrivare a un best ranking da n.16 del mondo, e il 21enne mancino Mattia Bellucci, in gara con una wild card.

L’altro testa a testa tutto italiano sarà quello fra il faentino Federico Gaio e Matteo Arnaldi, uno dei Next Gen azzurri emergenti, vincitore quest’anno a Francavilla del suo primo Challenger e numero 8 del seeding.

Il romano Flavio Cobolli (wild card), quarta forza del torneo, esordirà con l’ungherese Fabian Marozsan, Matteo Gigante ha “pescato” l’olandese Jelle Sels, Lorenzo Giustino dovrà vedersela al debutto con il croato Nino Serdarusic, settima testa di serie, mentre Giulio Zeppieri, terzo favorito del seeding, reduce dalla semifinale nel torneo ATP di Umago dove ha tenuto testa per tre ore allo spagnolo Carlos Alcaraz, n.4 del mondo, attende invece un giocatore proveniente dalle qualificazioni (come pure il russo Pavel Kotov, seconda testa di serie).

Numeri alla mano, il principale favorito è lo spagnolo Carlos Taberner, n.107 ATP (con best ranking di n.85 raggiunto in primavera), specialista di questa superficie come indicano i 5 titoli challenger vinti sul rosso, a sua volta chiamato a misurarsi con il connazionale Oriol Roca Batalla. Nello stesso “spot” di tabellone – il quarto di finale della parte alta – sono stati sorteggiati il lettone Ernests Gulbis, ex top ten, a cui è stata assegnata dagli organizzatori la terza wild card per il main draw (opposto al 1° turno allo statunitense Nicolas Moreno De Alboran, semifinalista proprio oggi nel Challenger di Cordenons), e l’olandese Robin Haase, vincitore degli Internazionali di San Marino nel 2010, che avrà per avversario il finlandese Otto Virtanen.

Esame di spagnolo anche per il francese Alexandre Muller, sesta testa di serie e pure lui protagonista a Cordenons, che se la vedrà con Nikolas Sanchez Izquierdo.

 

Come detto, si parte domenica con le qualificazioni che vedono in campo otto italiani sui 24 giocatori al via, con tre romagnoli e un sammarinese. Il cesenaticense Francesco Forti (n.10), reduce dalla finale nel 25.000 dollari ITF di Bolzano, affronta all’esordio il russo Yan Bondarevskiy, per il riminese Manuel Mazza (wild card) c’è l’argentino Matias Zukas, sesta testa di serie delle “quali”, mentre il ravennate Enrico Dalla Valle (wild card) sfida subito l’ucraino Georgii Kravchenko (n.8). Il davisman del Titano Marco De Rossi (wild card), invece, è stato abbinato al rumeno Stefan Palosi (n.11).

A caccia di un posto in tabellone anche Riccardo Balzerani, Alexander Weis, Stefano Napolitano, Marco Miceli (wild card) e Luca Potenza.

 

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