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C’è il suo nome in cima all’albo d’oro degli Internazionali di tennis di San Marino. Paolo Canè è infatti il vincitore della prima edizione, andata in scena nell’estate del 1988, dal 15 al 21 agosto, grazie alla passione di un gruppo di “pionieri” – è giusto definirli così – che riuscirono nell’impresa di allestire un torneo del Grand Prix (come allora si chiamava, prima di diventare ATP Tour) con 75.000 dollari di montepremi, sui campi di Serravalle (lavorando giorno e notte per vincere magari la sfida con chi pensava non potessero farcela…).

“Sono passati trentacinque anni ma è ancora viva nella mia mente la finale disputata con il mio amico Francesco Cancellotti – afferma il bolognese classe 1965 riavvolgendo il nastro dei ricordi – che allora era davanti a me in classifica mondiale, non a caso lui era terza testa di serie e io l’ottava in quel tabellone. Però la spuntai al terzo, in rimonta, in quel derby azzurro. E a memoria di quel successo conservo in casa una grande foto formato ritratto, incorniciata, che mi vede insieme a Sergio Palmieri nel tunnel poco prima di entrare in campo”.

Quello lasciato al perugino nel match clou fu l’unico set perso per strada sul Titano da Canè, che con il suo “turbo-rovescio” mise in fila nell’ordine l’argentino Guillermo Rivas e lo svedese Jorgen Windhal con lo stesso punteggio (60 64), poi nei quarti Fabio Di Mauro (64 62), che aveva sorpreso l’altro argentino Alberto Mancini, secondo favorito del seeding dietro lo svizzero Claudio Mezzadri, e in semifinale l’ecuadoregno Raul Antonio Viver (76 63), partito dalle qualificazioni e capace di eliminare all’esordio Claudio Pistolesi, quarta testa di serie, e poi nei quarti un certo Guillermo Vilas, la stella di quegli Internazionali di San Marino anche se ormai sul finire di una gloriosa carriera.

“In quel caso alloggiavo in hotel a Riccione e i miei incontri erano programmati di sera, però quello con Viver fu ben più sofferto di quanto dica il punteggio. Durante il match accusai infatti degli sbalzi di pressione e dovetti fare ricorso più volte ad integratori e barrette energetiche per riuscire a portarlo a termine, con anche un’interruzione della partita. Probabilmente a livello di stimoli mi aiutò anche la presenza di Mario Belardinelli, autentica icona del nostro tennis: si diceva che quando c’era lui i suoi pupilli non perdevano mai…”, riconosce il bolognese, prima di soffermarsi sul campione mancino di Mar del Plata, noto anche come poeta-scrittore e instancabile playboy. “Vilas era ormai sul viale del tramonto, una delle sue ultime apparizioni agonistiche fu poi alle Pleiadi di Moncalieri dove lo sconfissi. Però era comunque un esempio per noi giovani visto quanto tempo rimaneva sul campo ad allenarsi, ancora con grande professionalità nonostante avesse più di 35 anni, tempo anche superiore alla durata delle partite. Lui e l’altro argentino Alberto Mancini non erano tuttavia gli unici big di quella prima edizione, visto che in gara c’erano anche l’ungherese Balasz Taroczy, con cui giocai il doppio raggiungendo le semifinali, e l’iraniano Mansour Bahrami, noto in tutto il mondo, pure grazie al web, come giocoliere della racchetta”.

Una tradizione proseguita nel tempo mano a mano che gli Internazionali di tennis di San Marino si sono consolidati come prestigioso appuntamento nel calendario mondiale. “Personalmente per me è un motivo d’orgoglio avere dato il la a un albo d’oro in cui figurano nomi di grandi protagonisti della racchetta – sottolinea Canè, che vanta un best ranking di numero 26 e 3 titoli Atp, conquistati a Bordeaux nel 1986, Bastad nell’89 e Bologna nel ’91 – Basti pensare a Guillermo Perez Roldan, Karel Novacek, Thomas Muster, Carlos Costa, Felix Mantilla, Dominik Hrbaty, Albert Costa e Jose Acasuso, senza trascurare italiani di valore come Potito Starace, Andreas Seppi e Filippo Volandri. E’ la dimostrazione di come il torneo sia sempre stato organizzato in maniera impeccabile e che la location, con lo spostamento poi al Centro di Fonte dell’Ovo, fosse accogliente per i protagonisti e per gli appassionati, che ricordo sempre numerosi anche nelle mie successive partecipazioni a San Marino. E poi essere arrivati alla 30esima edizione non è un traguardo da poco in termini di longevità per un evento sportivo, basti pensare ad appuntamenti come i tornei di Milano, Bologna, Firenze e Genova che erano nel calendario ATP negli anni Novanta e poi sono spariti. Quindi un plauso da parte mia alla Federtennis sammarinese e alle istituzioni per gli sforzi compiuti negli anni e per aver rilanciato il torneo dopo alcuni anni di interruzione. Impegni permettendo – l’auspicio finale di Canè – spero proprio di poter essere presente all’edizione del trentennale e riassaporare l’aria dell’antica Repubblica”.

Gli Internazionali di Tennis San Marino Open si vestono a festa per celebrare il traguardo delle trenta edizioni. La macchina organizzativa lavora a pieno regime per allestire un’edizione che si candida a lasciare il segno. Le novità del torneo, che si terrà nel Centro Tennis Cassa di Risparmio di Fonte dell’Ovo dal 31 luglio al 6 agosto, sono state in parte svelate questa mattina nella conferenza stampa preliminare.
Non è una novità, ma una bella realtà che si conosce già da alcuni mesi, il salto di categoria.

“Già da tempo meditavamo di organizzare un Challenger Atp 125– ha spiegato il presidente federale Christian Forcellini – e abbiamo voluto concretizzare questo progetto nell’anno del trentennale. Abbiamo firmato un contratto che ci impegna per i prossimi tre anni e che porterà ad avere un torneo ancor più elevato in termini di standard e di qualità dei partecipanti”.

Una delle novità annunciate riguarda invece la direzione del torneo che, dopo essere stata firmata per anni da Alessandro Costa, passa a Mahena Abbati, che già era stata Direttore della Coppa Davis organizzata sul Titano nel 2019.

“Ringrazio per la fiducia che la Federazione ha riposto in me – ha commentato -. Raccolgo un’eredità molto importante, quella di Alessandro Costa, che ho affiancato negli ultimi anni. La macchina organizzativa è al lavoro e, anzi, di fatto non si è mai fermata. Ogni anno si cerca di migliorare quello che è stato fatto l’anno precedente. Vorrei sottolineare l’importanza del torneo per tutta una serie di aspetti. Per noi è l’occasione per investire in migliorie per il centro federale, a favore di tutta la cittadinanza. È una risorsa per il territorio che, come sempre, sta dando un’ottima risposta. Nonostante il venire a meno di alcune strutture ricettive, riusciamo ad utilizzare interamente strutture sammarinesi, con ottimi risultati in termini di ospitalità. Da ultimo, questo torneo occupa tanti giovani: è già partito il reclutamento di raccattapalle, giudici di linea e controlleria”.

L’altra novità, in ottica di qualificare l’evento, riguarda l’accordo, anch’esso di durata triennale, con EGE Produzioni, concessionaria pubblicitaria del torneo. Una collaborazione che ha già dato primi e importanti frutti.

“La nostra Factory è specializzata nella produzione di contenuti televisivi e nell’acquisizione di diritti sportivi – ha spiegato l’amministratore unico Gian Luca Baldini -. Abbiamo favorito la collaborazione, per i prossimi tre anni, per la copertura dell’evento da parte di Sky, che trasmetterà il torneo in diretta a partire dai quarti di finale e realizzerà uno speciale. Crediamo che questa collaborazione possa garantire un significativo ritorno di immagine e possa essere proficua per tutto il territorio”.
Alla collaborazione con Sky si affiancherà, anche quest’anno, quella con San Marino RTV, che garantirà una copertura importante dell’evento.

Il presidente Forcellini ha anticipato altre interessanti novità ed iniziative.
“Quest’anno, anche grazie alla collaborazione con le Segreterie di Stato per lo Sport e per il Turismo, organizzeremo degli eventi in centro storico per cercare di convogliare più gente possibile – ha spiegato -. Domenica 30 luglio, al pomeriggio, in collaborazione con San Marino Welcome verrà organizzato in parallelo un torneo di padel al Wonderbay di Serravalle che coinvolgerà alcuni noti ex calciatori professionisti, le cui premiazioni verranno fatte durante l’ormai tradizionale cena di benvenuto che si terrà in serata al Centro Tennis. Poste Spa ha inoltre realizzato una moneta celebrativa del trentennale, in argento, dal valore nominale di 5 euro e dal valore d’acquisto di 40 euro. Uscirà ufficialmente il 27 giugno, in 2.500 copie e potrà essere acquistata nelle sedi di Poste e online”.

Le entry list del torneo saranno ufficializzate intorno alla metà di luglio, ma il presidente Forcellini ha confidato: “Non nascondo che cerchiamo di fare uno sforzo per portare giocatori importanti. Il nostro focus principale sono i giocatori italiani, alla luce del buon momento che sta attraversando il tennis azzurro, ma ci stiamo muovendo anche per cercare di portare altri ottimi tennisti. Al momento nessuno scioglie le riserve, i giocatori aspettano di vedere cosa succederà dopo Wimbledon e se proseguire la preparazione su terra o cemento, in vista degli US Open. I presupposti per allestire un buon tabellone ci sono”.

Non è un segreto che la Federazione Sammarinese Tennis, come più volte dichiarato dal suo Presidente Christian Forcellini, stesse lavorando per far crescere il livello degli Internazionali di Tennis con l’obiettivo di riportare il torneo agli stessi standard di quando vinsero il premio Award come miglior Challenger del mondo.

E proprio oggi, nell’anno in cui la Federazione Sammarinese Tennis celebrerà il traguardo delle 30 edizioni del proprio evento di riferimento, gli Internazionali di Tennis San Marino Open si apprestano a compiere un decisivo salto di qualità. L’Atp ha infatti accolto, grazie alla tenacia e al lavoro svolto dalla Federazione in questi anni, la richiesta di upgrade del torneo, ufficializzandone la promozione ad ATP125, la categoria top a livello di Challenger.

La FST ha firmato un contratto triennale che la impegnerà a rispettare tutta una serie di standard organizzativi, a cominciare dal montepremi, che salirà a 160.000 dollari.
Si tratta di un percorso che la Federazione ha intrapreso in collaborazione con le Istituzioni, in particolare la Segreteria di Stato per lo Sport, la Segreteria di Stato per il Turismo ed il CONS, al fine di riqualificare il torneo e farne un appuntamento di interesse nazionale sempre più di maggior richiamo. A cominciare dai protagonisti: l’upgrade di categoria aprirà la partecipazione anche ai tennisti che vantano un ranking tra le posizioni numero 10 e 50, innalzando notevolmente il livello del torneo con l’aspettativa di vedere sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio grandi campioni.
Ufficializzate anche le date, che vanno dal 31 luglio al 6 agosto.

“Abbiamo accettato di firmare l’upgrade inserendo la clausola di anticipare il torneo alla prima settimana di agosto – spiega il presidente federale Christian Forcellini -, sia perché quelle sono le date tradizionali in cui si è sempre svolto in passato il nostro torneo, sia perché questa collocazione ci consentirà di poter avere i giocatori più forti qui in Europa prima della loro partenza per l’America in preparazione degli US Open.
Organizzare un Challenger ATP125 è un progetto e una scelta che abbiamo fatto in collaborazione con la Segreteria di Stato per lo Sport e il governo stesso al fine di avere una manifestazione di livello importante, che può consentirci di avere una notevole visibilità, anche a livello televisivo, e di promuovere il nome di San Marino attraverso lo sport. È un impegno senza dubbio notevole, che richiederà la collaborazione di tutto il Paese: istituzioni, servizi e l’intera macchina organizzativa. La Federazione è pronta a fare la sua parte e mettere tutte le forze in campo per onorare al massimo questo grande impegno e questa importante opportunità. Il percorso di crescita è appena cominciato, l’appuntamento per tutti gli sportivi e appassionati è per quest’estate sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio.”

 

Un esame superato per l’ennesima volta a pieni voti, da cui trarre la spinta a guardare subito avanti mossi dal desiderio di scrivere una pagina di storia. La “rinnovata stabilità” di cui aveva parlato il Segretario di Stato al Lavoro e allo Sport, Teodoro Lonfernini, in sede di presentazione degli Internazionali di Tennis San Marino Open (ATP Challenger Tour, montepremi € 67.960) è un obiettivo dimostrato dai fatti, e poco importa che sia sfumata di un soffio l’auspicata finale tutta italiana (manca dal 2013) visto che domenica sera erano comunque gremiti gli spalti del Centro Tennis Cassa di Risparmio, regalando un’atmosfera speciale, come evidenziato dagli stessi finalisti, il russo Pavel Kotov che ha iscritto il suo nome nell’albo d’oro e il Next Gen azzurro Matteo Arnaldi.

“Siamo molto soddisfatti, perché ancora una volta gli Internazionali di Tennis hanno confermato di essere evento importante per San Marino – sottolinea Christian Forcellini, presidente della Federazione Sammarinese Tennis, nel tracciare il consuntivo della manifestazione appena andata in archivio -, tanto seguito dal pubblico e al quale anche gli stessi protagonisti tengono in modo particolare. E un evento, non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza con orgoglio, tutto sammarinese dal punto di vista organizzativo. Dopo il ritorno del 2021, edizione sicuramente atipica poiché dovevamo ancora fare i conti con la pandemia che gioco forza ha frenato alcuni aspetti, compresa la partecipazione di spettatori, quest’anno, di fatto senza limitazioni, era il primo vero banco di prova. E il pubblico ha risposto in maniera splendida: abbiamo registrato circa 10mila presenze complessive durante l’intera settimana ed è un dato significativo, tanto più che sono uscite alcune delle principali teste di serie del torneo nei primi turni e sono andati avanti tennisti magari meno di grido ma conosciuti dai tifosi e seguiti con passione dai tifosi giorno dopo giorno. Personalmente sono davvero contento: ha dimostrato tutto il suo potenziale questa manifestazione, che non è solo sportiva, ma anche a carattere turistico, con il coinvolgimento delle strutture alberghiere, e quindi economico a tutto tondo, insomma un patrimonio dell’intero nostro Paese, come indica del resto il fattivo impegno delle Segreterie di Stato allo Sport e al Turismo, che ringrazio. Ringraziamenti che estendo a una figura chiave come Mahena Abbati, direttore generale della nostra federazione”.

 

Le fasi finali del torneo hanno ricordato come il Centro Tennis Cassa di Risparmio sia stadio in grado di accogliere grandi eventi. “Questo impianto è un fiore all’occhiello del nostro Paese – afferma Forcellini –. Stiamo facendo tutto il possibile per rendere ogni spazio disponibile e con la miglior fruibilità. Dai giocatori sono arrivati complimenti per la struttura, veramente completa: oltre ai campi, in terra e cemento, coperti nei mesi invernali, abbiamo una palestra, un centro di fisioterapia, un ristorante, insomma tutto quello che è necessario per svolgere al meglio una programmazione adatta per qualsiasi tennista. Tornando al Centrale, in tanti ce lo invidiano: non è da tutti avere un’arena con quasi tremila posti, che può tranquillamente ospitare un evento ATP Tour 250, come del resto già avvenuto in passato. Di questo andiamo fieri e al contempo deve spingerci a far crescere il torneo anno dopo anno per riportare in futuro il grande tennis del circuito maggiore”.

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Ha di che sorridere, in sede di bilancio, anche il direttore del torneo, Alessandro Costa, soffermandosi sugli aspetti tecnici. “In conferenza stampa avevamo evidenziato la presenza di alcuni Next Gen italiani e Matteo Arnaldi ha risposto presente, spingendosi sino alla finale – dichiara Costa, romano ma impegnato in prima persona nello staff degli Internazionali da più di trent’anni tanto da ricevere martedì 9 agosto l’onorificenza del Gran Magistero di Sant’Agata – Il giovane di Sanremo sta facendo un’annata incredibile e mi fa piacere perché è un bravissimo ragazzo, al quale auguriamo di ripercorrere le gesta del danese Holger Rune, vincitore qui nel 2021 e adesso tra i primi 30 del mondo. Proprio dodici mesi fa Kotov era stato la rivelazione, da lucky loser si spinse fino ai quarti lottando con Cecchinato. I due si sono ritrovati di fronte stavolta in semifinale e Marco è arrivato vicinissimo a vincere di nuovo, prima di accusare un black-out che gli è costato la partita. Questa situazione ha dato carica e morale al russo, che in finale ha saputo far suo un match equilibrato, deciso da pochi punti: Matteo ha avuto chance nel tie-break del primo set e nel 4-4 del secondo ha mancato tre palle break. Complimenti dunque a Kotov, protagonista di una settimana in cui ha dimostrato più continuità degli altri giocatori. E il suo ‘Amo San Marino’ nei ringraziamenti durante la premiazione sono un bel riconoscimento. Così come un motivo di soddisfazione sono gli apprezzamenti di giocatori, supervisor ATP e addetti ai lavori nei confronti dei servizi che offriamo e dell’organizzazione nel complesso, definiti da loro stessi all’altezza di un torneo del circuito maggiore. Inoltre, aspetto non secondario in termini di visibilità e ritorno d’immagine al Paese, abbiamo garantito quattro giorni di diretta dei match su Rai Sport e San Marino Rtv, copertura televisiva di cui nessun Challenger gode”.

 

A rendere il quadro ancora più roseo è il momento positivo del tennis del Titano. “Come federazione il nostro compito è quello di creare giocatori – ricorda il numero uno della Federtennis sammarinese, parlando pure da vice presidente del Comitato Olimpico – anche per rispondere alle convocazioni per le manifestazioni internazionali a cui partecipa il Cons, come i Giochi dei Piccoli Stati, in calendario nel 2023, e i Giochi del Mediterraneo, svoltisi fra fine giugno e inizio luglio in Algeria. In Coppa Davis, dopo averla sfiorata lo scorso anno, abbiamo centrato la promozione al Gruppo 3 e siamo contenti per la squadra e tutto il movimento. Sul fronte femminile stiamo lavorando su un gruppo di ragazze assai promettenti e per questo ho annunciato l’intenzione di partecipare alla Billie Jean King Cup, avventura che meritano le nostre giocatrici. Ne approfitto per ricordare che proprio pochi giorni fa Talita Giardi ha vinto un torneo Tennis Europe under 14 in Moldavia, la prima sammarinese a riuscire in tale impresa”.

 

Adesso la mente va già all’edizione 2023. “Festeggeremo il trentennale, anniversario tutt’altro che scontato per una manifestazione sportiva, per cui la federazione e le stesse istituzioni vogliono fare qualcosa di importante. Dalle notizie in nostro possesso è in arrivo una rivoluzione per le regole dei challenger e degli ATP World Tour, che dovrebbe essere ufficializzata dopo gli US Open, quindi attendiamo di capire che cosa succederà. Abbiamo intenzione di far crescere il torneo e penso che il prossimo anno sia l’occasione giusta per farlo e trovare uno spazio di rilievo nel calendario ATP portando di nuovo il grande tennis a San Marino: un Centrale del genere, l’organizzazione rodata e la storia di questo evento meritano di avere in Repubblica campioni di alto livello, come già avvenuto in passato. Per fare questo occorre comunque uno sforzo, facendo davvero sistema come Paese nelle varie componenti. Con la speranza – l’auspicio conclusivo di Christian Forcellini – che sia veramente un’edizione che lasci il segno, da ricordare nella nostra storia sportiva”.

E’ Pavel Kotov il vincitore degli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) andato in scena sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio. Il 23enne di Mosca (n.130 ATP), secondo favorito del seeding, in finale – sotto gli occhi del Capitano Reggente Oscar Mina, uno dei due capi di Stato dell’antica Repubblica – ha superato per 76 (5) 64, dopo due ore e 9 minuti di gioco, Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, alla sua seconda finale a livello Challenger dopo il trionfo in maggio a Francavilla.

L’incontro comincia in salita per il 21enne di Sanremo, che nel game di apertura ha perso la battuta, trovandosi così ad inseguire il 23enne di Mosca (0-2 e 1-3), il quale però nel sesto gioco ha concesso due palle-break di fila, fronteggiate, ma la terza chance è quella utile per Arnaldi per piazzare il contro-break (3-3) e poi portarsi per la prima volta avanti nel punteggio tenendo il proprio turno. Nel nono game è stato il giocatore allenato da Alessandro Petrone a salvare con coraggio e lucidità due opportunità consecutive di break, per poi con alcune difese da applausi sulle “frustate” di diritto di Kotov (sabato in semifinale aveva rimontato Marco Cecchinato, arrivato a condurre 6-3 5-2) issarsi sul 5-4, sostenuto dagli applausi del pubblico che gremiva il Centrale di Montecchio. Per dirimere l’equilibrio però occorre il “gioco decisivo”, che il Next Gen azzurro apre con un doppio fallo, rimediando subito con una smorzata vincente. Sul 3 a 2 in suo favore Arnaldi non riesce a chiudere una volée non impossibile e il russo è pronto ad approfittarne salendo 6 a 3. Il giovane italiano annulla i primi due set-point, ma nel terzo Kotov attacca con il diritto e chiude con la volée bloccata.

Nella seconda frazione al secondo game il ligure si è trovato 15-40, ma si è tratto d’impaccio con un atteggiamento più intraprendente e aggressivo, con diritto vincente e ace, poi con uno straordinario recupero da fuori campo sulla contro-smorzata del tennista di Mosca ha infiammato il Centrale prima di cogliere l’1-1. Tifosi che si sono scaldati poco dopo per il break di Matteo, pronto a scattare sul servizio dal basso del rivale e a piazzare il drop-shot imprendibile. Però Kotov reagisce riportandosi in parità (4-4) e nel nono gioco riesce ad annullare tre pericolose palle-break di fila, salendo sul 5-4. L’azzurro accusa un po’ la tensione del momento, perdendo efficacia al servizio, e Kotov con il suo dirittone si procura due match-point, sfruttando direttamente il primo, per alzare le braccia al cielo dopo due ore e 9 minuti.

“C’era davvero una grande atmosfera stasera in campo, grazie per il calore con cui avete seguito questa partita. Amo San Marino”, le parole in inglese del 23enne di Mosca, al terzo centro Challenger in carriera dopo i due titoli vinti a Forlì a fine dicembre dello scorso anno e a metà gennaio, risultato che lo porta al 115esimo posto in classifica mondiale, suo nuovo record personale.

“Prima di tutto desidero ringraziare tutti, non ho mai giocato prima con un pubblico così, che mi ha supportato fin dal primo giorno – il commento di Arnaldi, che salirà al n.186 ATP, suo nuovo best ranking – Devo riconoscere che è stata per me una settimana fantastica, in cui mi avete fatto sentire come a casa. Mi spiace solo che in finale non sono riuscito ad esprimermi come avrei voluto, peccato per le chance che non ho saputo sfruttare, mi auguro comunque sia stata una partita piacevole e faccio i complimenti al mio avversario. E spero di poter tornare l’anno prossimo”.

Il 2023 sarà anche il trentennale degli Internazionali di Tennis di San Marino. “Promettiamo che per questa ricorrenza lavoreremo per un’edizione da ricordare”, ha tenuto a sottolineare il presidente federale Christian Forcellini durante la cerimonia di premiazione.

 

 

RISULTATI. Singolare, finale: Pavel Kotov (RUS, 2) b. Matteo Arnaldi (ITA, 8) 7-6 (5) 6-4.

 

Sorride Matteo Arnaldi e mastica amaro Marco Cecchinato. Per gli azzurri sono semifinali a due facce agli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) che si conclude domenica sera sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Si è interrotta in semifinale la corsa di Marco Cecchinato, quinta testa di serie, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, perché contro il russo Pavel Kotov (n.130 ATP) è arrivato vicinissimo al successo: nonostante la caviglia destra dolorante per una distorsione rimediata venerdì sera nell’ultimo game del confronto con il qualificato monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), il giocatore seguito da coach Massimo Sartori è stato padrone della situazione per oltre un set e mezzo, portandosi a condurre per 6-3 5-2 (con doppio break) ma non riuscendo a piazzare il colpo del ko.

Il siciliano ha strappato la battuta al 23enne di Mosca, secondo favorito del seeding, nel secondo gioco e ha conservato il break di vantaggio senza problemi fino al 6-3. Stesso copione nella seconda frazione con break dell’azzurro nel terzo game, confermato da “Ceck” (3-1) dopo aver annullato una chance di contro-break. Facendo muovere il russo, anche con il ricorso ad efficaci palle corte, il palermitano che al secondo turno aveva annullato un match point a Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, ha tolto di nuovo il servizio a Kotov, volando sul 5-2 “pesante”. Cecchinato però si è inceppato proprio sul più bello, con un prolungato black out. Persa la battuta nell’ottavo game, sul 5-4 Marco è arrivato a due punti dal match, ma si è fermato lì e ha come smarrito il suo tennis, facendosi pian piano prendere dal nervosismo e perdendo lucidità. E così il 23enne di Mosca, che nei quarti aveva imposto l’alt ad Alexander Weis (n.423 ATP), 25enne di Bolzano, passato attraverso le qualificazioni e capace di centrare le prime vittorie in un tabellone principale di questo circuito, con un parziale di dieci game a zero ha infatti pareggiato il conto dei set e ribaltato la situazione, volando sul 5-0 nel terzo (salvando anche palla break), prima che il siciliano interrompesse la striscia negativa. Ma Kotov non ha tremato e ha chiuso dopo 2 ore e 4 minuti, prendendosi la rivincita per la sconfitta patita proprio in questo torneo dodici mesi fa nei quarti.

Il russo domenica sera – inizio del match alle ore 20.45: diretta su Rai Sport e San Marino RTV – troverà dall’altra parte il ligure Matteo Arnaldi.

Il 21enne di Sanremo (n.204 ATP), ottava testa di serie, in chiusura di giornata ha infatti sconfitto per 61 75 il rumeno Filip Cristian Jianu (n.329), raggiungendo così la sua seconda finale a livello Challenger dopo il trionfo in maggio a Francavilla.

Il primo set è stato un monologo del ligure, che ha subito strappato la battuta al rivale (2-0), subendo l’immediato contro-break, ma poi ha piazzato un parziale di quattro game consecutivi incamerando la frazione. Il 20enne di Bucarest ha reagito in avvio di seconda partita, allungando sul 3-0, però il giocatore allenato da Alessandro Petrone ha accorciato le distanze (2-3), prima di cedere di nuovo il servizio dopo aver mancato una chance di 3-3. Arnaldi non si è perso d’animo e al termine di un settimo gioco interminabile, alla terza opportunità, ha piazzato il contro-break (3-4), per poi completare l’aggancio. E sullo slancio il Next Gen azzurro ha tolto ancora la battuta a Jianu, andando a servire per il match. Un decimo gioco da cardiopalma, in cui il ligure sentendo un po’ il momento ha mancato due match point (doppio fallo e diritto steccato) finendo per incassare il contro-break alla settima palla-break. L’ennesimo “strappo” riporta avanti 6-5 Matteo, che stavolta non perde l’opportunità di chiudere la contesa e può alzare le braccia al cielo, sorridente, dopo un’ora e 55’ di lotta sul Centrale.

Intanto gli Internazionali di Tennis San Marino Open hanno assegnato il primo titolo, quello del doppio: a conquistarlo la coppia italo-spagnola formata da Marco Bortolotti e Sergio Martos Gornes, che hanno regolato per 64 64 i gemelli serbi Ivan e Matej Sabanov, terza testa di serie, prendendosi così un’immediata rivincita per la sconfitta in semifinale a Cordenons sette giorni fa e conquistando il secondo trofeo Challenger come coppia dopo quello vinto a Napoli lo scorso anno (5° complessivo per il 31enne di Guastalla).

 

 

RISULTATI. Singolare, semifinali: Pavel Kotov (RUS, 2) b. Marco Cecchinato (ITA,5) 3-6 7-5 6-1, Filip Cristian Jianu (ROU) c. Matteo Arnaldi (ITA, 8).

Doppio, finale: Marco Bortolotti-Sergio Martos Gornes (ITA-ESP) b. Ivan Sabanov-Matej Sabanov (SRB, 3) 6-4 6-4.

Marco Cecchinato e Matteo Arnaldi staccano il pass per le semifinali degli Internazionali di tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in dirittura d’arrivo sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Nella giornata dedicata ai quarti di finale il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, dopo il successo in rimonta col brivido giovedì, quando ha piegato 67(3) 76(6) 6-2 su Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, annullando anche un match-point sul 6-5 nel secondo set, ha sconfitto 76(3) 61 il qualificato monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), autore dell’eliminazione al primo turno di Giulio Zeppieri (n.143 ATP), terzo favorito del seeding.

Dopo aver mancato una palla-break nel game d’apertura, il siciliano – qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros – ne ha dovuta fronteggiare a sua volta una nel secondo gioco per poi trovarsi 0-40 nel sesto, cavandosi d’impaccio da una situazione delicata con alcuni colpi vincenti prima di cogliere il 3-3. Nel nono game Cecchinato si è procurato una chance di break, ma ha affossato in rete il diritto e il monegasco è salito 5-4. Per dirimere l’equilibrio si è reso necessario il “gioco decisivo”, nel quale un doppio fallo di Vacherot ha spinto sul 3 a 0 il palermitano, riagganciato però dopo un punto ripetuto da regolamento per il cappellino del rivale caduto a terra. Sul 3-3, tuttavia, il 23enne del Principato – per la prima volta nei quarti di un torneo Challenger – si è irrigidito e una serie di errori di diritto ha consentito all’italiano di incamerare il set (7 punti a 3).

Nella seconda frazione il giocatore seguito da coach Massimo Sartori ha strappato la battuta all’avversario nel quarto game (3-1), break confermato per il 4-1 e poi ripetuto volando sul 5-1 e sullo slancio chiudendo il discorso dopo un’ora e 38 minuti, nonostante un piccolo brivido per una caduta con leggera distorsione della caviglia.

Nella semifinale della parte bassa del tabellone Cecchinato sabato troverà dall’altra parte della rete il vincente del confronto fra Alexander Weis (n.423 ATP), 25enne di Bolzano, passato attraverso le qualificazioni e capace di centrare le prime vittorie in un tabellone principale di questo circuito, e il 22enne russo Pavel Kotov (n.130 ATP), seconda testa di serie, match che chiude il programma serale.

Dal canto suo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, nell’incontro che ha aperto il programma sul Centrale ha regolato per 64 62, in un’ora e 10 minuti, l’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che nei due turni precedenti aveva eliminato i Next Gen azzurri Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e n.4 del seeding, e Matteo Gigante (n.274 ATP).

Dopo aver mancato due palle-break nel terzo gioco, è stato il 21enne di Sanremo a dover fronteggiare una pericolosa palla-break sul 4-3 per l’avversario, poi con una grande difesa il Next Gen azzurro si è portato 0-40, riuscendo a strappare a zero la battuta al magiaro. E con lucidità il giocatore allenato da Alessandro Petrone ha sfruttato l’occasione incamerando il set grazie ad una risposta di rovescio sbagliata di Marozsan. Il quale ha accusato il colpo e con il primo doppio fallo della sua partita ha perso il servizio nel game di apertura della seconda frazione, Arnaldi “da formichina”, con attenzione, ha conservato il break di vantaggio e, complici gli errori dell’ungherese, nel settimo gioco ha bissato lo “strappo” (5-2), per poi volare sul 40-0 e chiudere al secondo match point, lanciando l’urlo liberatorio per un successo che gli apre le porte della Top 200 mondiale.

“Sono davvero molto contento della mia prestazione – il commento del tennista ligure, che nel 2022 ha centrato la qualificazione al Masters 1000 di Roma e conquistato a Francavilla il primo titolo nel circuito Challenger – anche perché sono rimasto concentrato dall’inizio alla fine, riuscendo a sviluppare le mie trame. E proprio l’essere stato solido e aver giocato ogni punto, anche quando ero sotto 40-0, penso sia stata la chiave contro un avversario che ama spingere e può farti tanti vincenti ma anche commettere diversi errori, quindi senza darti ritmo”.

Arnaldi sabato nel match che vale l’ingresso in finale dovrà vedersela con il coetaneo rumeno Filip Cristian Jianu (n.329), che dopo aver estromesso lo spagnolo Carlos Taberner (n.108 del ranking), primo favorito del seeding, si è sbarazzato per 62 64, in un’ora e mezza, dello spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.252 ATP), raggiungendo la sua seconda semifinale stagionale a livello challenger dopo quella ad Aguascalientes.

 

RISULTATI. Quarti: Matteo Arnaldi (ITA, 8) b. Fabian Marozsan (HUN) 6-4 6-2, Marco Cecchinato (ITA,5) b. Valentin Vacherot (MON, q) 7-6(3), Filip Cristian Jianu (ROU) b. Nikolas Sanchez Izquierdo (ESP) 6-2 6-4.

 

E’ Marco Cecchinato il secondo giocatore italiano ad approdare ai quarti di finale degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Nella giornata che ha visto il completamento del secondo turno il 29enne di Palermo (n.142 ATP), quinta testa di serie, ha dovuto far ricorso a tutta la sua esperienza per aggiudicarsi un altro derby tricolore dopo quello d’esordio con Mattia Bellucci (n.270), destinatario di una wild card. Sotto gli occhi attenti di coach Massimo Sartori, Cecchinato, qui vincitore nel 2013 del suo primo titolo importante di una carriera che lo ha portato al 16° posto mondiale e a raggiungere una storica semifinale al Roland Garros, si è imposto in rimonta, con il punteggio di 67(3) 76(6) 6-2 su Francesco Forti (n.453 ATP), proveniente dalle qualificazioni, annullando anche un match-point sul 6-5 nel secondo set.

E’ stato proprio il 23enne di Cesenatico, spinto da tanti tifosi romagnoli, nel quinto game a strappare per primo il servizio al siciliano (lob al volo lungo), subendo però l’immediato contro-break. Equilibrio che regge fino al tie-break, dove “Ceck” (poco assistito dalla battuta) affossa un diritto in rete trovandosi sotto 4 a 2, Forti commette doppio fallo, ma un altro regalo di Cecchinato e un rovescio vincente su drop shot toccato male dall’avversario portano al set-point il romagnolo, bravo a sfruttarlo con una prima ad uscire seguita a rete, con risposta di rovescio lunga (47 minuti la durata del parziale).

Nella seconda frazione è stato di nuovo il palermitano a fronteggiare una palla-break prima di cogliere il 2-2, però nonostante i tentativi di scuotersi non è mai riuscito ad andare avanti nel punteggio, anche perché Forti ha tenuto percentuali di servizio davvero notevoli, confermando di essere sulla strada giusta per risalire la china in classifica dopo un paio di seri infortuni che lo hanno penalizzato in questa stagione. Sul 5-5 il giocatore che da una decina di giorni è seguito come coach da Giorgio Galimberti ha sentito un po’ di tensione, sbagliando qualche colpo e trovandosi 15-40, però ha ritrovato concentrazione e lucidità per annullare le due chance di break e salire 6-5, con conseguente gesto di stizza del “Ceck” (racchetta schiantata). Sullo slancio il romagnolo si procura un match-point, sbagliando però la risposta, e Marco un po’ a fatica guadagna il tie-break. “Gioco decisivo” da montagne russe, con Cecchinato a scattare 3 a 1, poi Forti a salire sul 5-3, di nuovo il siciliano avanti 6 a 5, con palla-set cancellata con un diritto vincente, ma un doppio fallo e una risposta lunga di rovescio di Francesco portano la sfida al terzo. Frazione decisiva che si apre con quattro palle-break salvate nel primo game dal “past champion”, Forti accusa il colpo e perde il servizio (0-2), con “Ceck” ad allungare sul 3-0 e procurarsi anche un’opportunità per il doppio break, sventata dal rivale che accorcia (1-3). Il romagnolo prova a rimanere aggrappato (2-4) annullando altre due palle-break, e nel settimo game è lui a mancare una chance per il contro-break. Con un ace Forti annulla il primo match-point, ma sul secondo è chirurgico il passante del siciliano che libera tutta la sua gioia dopo due ore e 38’ di emozioni.

A contendere a Cecchinato l’ingresso nelle semifinali sarà venerdì il monegasco Valentin Vacherot (n.388 ATP), 24 anni il prossimo novembre, che dopo aver superato le qualificazioni ed eliminato in rimonta Giulio Zeppieri (n.143 ATP), terzo favorito del seeding, ha superato anche la fatidica “prova del nove” regolando 62 63 l’olandese Jesper De Jong (n.213 ATP). Il 22enne di Harlem nel secondo set dall’1-4 ha recuperato il break di svantaggio accorciando sul 3-4 con due game vinti a zero, ma nell’ottavo gioco ha di nuovo perso la battuta e con le palle nuove Vacherot è stato implacabile, chiudendo il discorso dopo un’ora e 10 minuti così da spingersi per la prima volta nei quarti di un torneo Challenger.

Il primo italiano in ordine di tempo a guadagnarsi un posto tra i migliori otto del torneo è stato Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, capace nella tarda serata di mercoledì di disinnescare la mina vagante rappresentata dal qualificato austriaco Lukas Neumayer (n.347 ATP), classe 2002, che un mese fa aveva raggiunto i quarti nel Challenger di Salisburgo, sua città natale, eliminando i francesi Gilles Simon e Arthur Rinderknech. “A differenza dello scorso anno sono arrivato per tempo a San Marino e sono riuscito ad abituarmi alle condizioni di gioco – spiega il 21enne di Sanremo – per cercare di valorizzare quelle che sono le mie caratteristiche. E poi fin qui sono sceso in campo due volte in serale, cosa che a me piace. Dalla metà della passata stagione stiamo lavorando bene e quest’anno sto raccogliendo i frutti in termini di solidità, inoltre risultati come la qualificazione al Masters 1000 di Roma e il titolo nel challenger di Francavilla infondono ulteriore fiducia e consapevolezza nei miei mezzi”.

Prossimo esame per il giocatore allenato da Alessandro Petrone è rappresentato dal 22enne ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che nei due turni precedenti ha eliminato i Next Gen azzurri Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e quarta testa di serie, e Matteo Gigante (n.274 ATP, appena un gradino sotto il best ranking fatto segnare due settimane fa).

Nella parte bassa del tabellone avanza anche il russo Pavel Kotov (n.130 ATP), seconda testa di serie, che nel rispetto del copione ha sconfitto 64 63 il francese Maxime Janvier (n.286 ATP). Sarà dunque il 22enne di Mosca, vincitore di due titoli Challenger a Forlì indoor fra dicembre 2021 e gennaio 2022, stagione in cui ha superato le qualificazioni al Roland Garros, l’avversario di Alexander Weis.

Nell’incontro di chiusura del programma serale – a completamento del secondo turno – l’altoatesino (n.423 ATP), proveniente dalle qualificazioni, si è aggiudicato il derby tricolore con Lorenzo Giustino (n.253 ATP) con il punteggio di 62 75, in un’ora e 35 minuti di gioco.Per il 25enne di Bolzano si tratta dei primi quarti di finale nel circuito Challenger.

 

RISULTATI. Secondo turno: Marco Cecchinato (ITA,5) b. Francesco Forti (ITA, q) 6-7(3) 7-6(6) 6-2, Valentin Vacherot (MON, q) b. Jesper De Jong (NED) 6-2 6-3, Pavel Kotov (RUS, 2) b. Maxime Janvier (FRA) 6-4 6-3, Alexander Weis (ITA, q) b. Lorenzo Giustino (ITA) 62 75.

Si ferma al secondo turno il cammino di Matteo Gigante nella 29ª edizione degli Internazionali San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Il 20enne mancino romano (n.274 ATP, appena un gradino sotto il best ranking fatto segnare due settimane fa), dopo l’affermazione d’esordio sull’olandese Jelle Sels che lo precede di trenta posti nella classifica mondiale, ha trovato semaforo rosso di fronte all’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che già aveva estromesso dal torneo l’altro giovane capitolino Flavio Cobolli (n.134 ATP), in gara con una wild card e quarta testa di serie: 62 62 il punteggio con cui il 22enne di Budapest ha sbarrato la strada al Next Gen azzurro, che sperava di prendersi una pronta rivincita dopo la sconfitta nei quarti del Challenger di Milano, ma non è praticamente mai riuscito ad entrare in partita. Marozsan troverà dall’altra parte della rete, venerdì, il vincente del confronto fra Matteo Arnaldi (n.204 ATP), ottava testa di serie, e il qualificato austriaco Lukas Neumayer (n.347 ATP), che chiude il programma serale di giovedì.

Il secondo turno è stato fatale anche allo spagnolo Carlos Taberner, n.108 ATP e primo favorito del seeding, sgambettato a sorpresa dal 20enne rumeno Filip Cristian Jianu (n.329 ATP, nella foto), entrato in extremis in tabellone come alternate dopo il forfait dello statunitense Moreno De Alboran. Il 25enne di Valencia, che in bacheca vanta 5 trofei challenger, l’ultimo dei quali in primavera a Roseto degli Abruzzi, nel primo parziale ha ceduto la battuta nel settimo game, trovandosi poi sotto 5-3 e nel decimo gioco non ha convertito due opportunità per il contro-break che valeva il riaggancio sul 5-5. Sullo slancio Jianu, che all’esordio aveva sbarrato la strada all’ex top ten Ernests Gulbis, ha preso un break di vantaggio anche nel secondo set e ha saputo conservarlo, così da cogliere un risultato importante a conferma della sua crescita, dopo le semifinali ad Aguascalientes, sulla terra messicana, e i quarti a Torino. Il tennista di Bucarest venerdì si giocherà un posto nelle semifinali con l’altro spagnolo Nikolas Sanchez Izquierdo (n.252), che si è imposto in rimonta con il punteggio di 2-6 6-1 6-3 sull’olandese Robin Haase (n.258 ATP), vincitore di questo torneo nel 2010 quando sconfisse in finale Filippo Volandri.

Sale intanto l’attesa per i due derby tricolore che valgono un posto nei quarti in programma giovedì, quando si accendono sul torneo anche le telecamere di Rai Sport e San Marino Rtv: alle 19 il romagnolo Francesco Forti, promosso dalle qualificazioni, sfida Marco Cecchinato, quinto favorito del seeding, che sul Titano nel 2013 ha spiccato il volo con il primo titolo importante in carriera, mentre in serata Lorenzo Giustino trova dall’altra parte della rete il bolzanino Alexander Weis, che partendo dalle qualificazioni si è guadagnato il primo main draw in questo circuito e poi anche la prima vittoria.

Nell’ultimo incontro del programma serale Matteo Arnaldi (n.204 del ranking ATP), ottava testa di serie, ha sconfitto 6-3 6-4, in un’ora e 57 minuti di gioco, l’austriaco Lukas Neumayer (n.347 ATP), proveniente dalle qualificazioni.

Nei quarti venerdì il 21enne di Sanremo affronterà l’ungherese Fabian Marozsan (n.248 ATP), che ha sbarrato la strada a Matteo Gigante.

 

RISULTATI. Secondo turno: Fabian Marozsan (HUN) b. Matteo Gigante (ITA) 6-2 6-2, Filip Cristian Jianu (ROU) b. Carlos Taberner (ESP, 1) 6-4 6-3, Nikolas Sanchez Izquierdo (ESP) b. Robin Haase (NED) 2-6 6-1 6-3, M. Arnaldi (ITA, 8) b. L. Neumayer (AUT, q) 63 64.

Si accendono anche le telecamere sugli Internazionali di Tennis ‘San Marino Open’, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 67.960 il montepremi) in pieno svolgimento sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio.

Come annunciato dal direttore del torneo Alessandro Costa e dal presidente federale Christian Forcellini durante la conferenza stampa di presentazione, la 29ª edizione dell’evento gode infatti di una copertura televisiva importante, assicurata da Rai Sport e da San Marino RTV (canale 831 digitale terrestre, visibile in tutta la Penisola) a partire da giovedì 11 agosto fino a domenica 14 agosto quando sarà proclamato il vincitore.

Questa dunque la programmazione di palinsesto comunicata dalle due emittenti:

giovedì 11 agosto: San Marino RTV diretta dalle ore 16.30 (tre incontri);

Rai Sport: diretta dalle ore 20.30 alle 22.30; differita a partire dalle 23.50;

– venerdì 12 agosto (quarti): San Marino RTV diretta dalle ore 17 (tre incontri);

Rai Sport: diretta dalle ore 20.45;

– sabato 13 agosto (semifinali): San Marino RTV in diretta dalle ore 18;

Rai Sport: diretta dalle ore 20.45

– domenica 14 agosto (finale): in diretta alle ore 21 su Rai Sport e San Marino RTV.