Il circuito del grande tennis internazionale sta per fare di nuovo tappa sul Titano. Da domenica 28 luglio (con le qualificazioni) a domenica 4 agosto i campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio ospitano infatti la 31ª edizione degli Internazionali di tennis San Marino Open (Challenger ATP 125 con montepremi di 148.625 euro), ufficialmente presentata con una conferenza stampa. Ad aprirla il saluto del presidente della Federazione Sammarinese Tennis, Christian Forcellini, in collegamento da Parigi dove ricopre il ruolo di capo missione della delegazione biancazzurra alle Olimpiadi: “Ci tenevo ad intervenire, anche se a distanza, per ringraziare le autorità e tutti i presenti, in modo particolare Mahena Abbati che visto il mio impegno in vista dei Giochi ha preso in toto il timone organizzativo. Dopo il successo dell’edizione 2023 cercheremo di replicarlo e per questo stiamo cercando per quanto possibile di arricchire ulteriormente il parterre dei giocatori in gara. Auguro un grosso in bocca al lupo alla nostra manifestazione, ricordando che anche se non fisicamente sarà presente con il pensiero e il cuore”. Ad indossare i panni di ‘padrone di casa è stato dunque Filippo Francini, vice presidente della Federtennis del Titano. “Un paio di settimane dopo aver
Dodici mesi fa si era presentato da favorito del seeding, salvo essere eliminato a sorpresa al primo turno dal qualificato Enrico Dalla Valle. Il francese Alexandre Muller ha un conto in sospeso con gli Internazionali di Tennis San Marino Open, che proverà a saldare quest’anno. Il 27enne di Poissy è attualmente numero 103 della classifica ATP, ma solo il mese scorso occupava la 78esima posizione. Dopo un buon 2023 che lo ha visto raggiungere i quarti a Doha partendo dalle qualificazioni e la prima finale nel circuito maggiore sulla terra di Marrakech, il 2024 si è aperto sulla stessa scia positiva. A gennaio ha raggiunto infatti il suo best ranking, con il 71° posto nel computer ATP, dopo aver centrato i quarti di finale del ‘250’ di Auckland superando l’argentino Cerundolo, numero 22 della classifica e terza testa di serie. A maggio, nel Masters 1000 di Roma, ha ottenuto la sua miglior vittoria in carriera eliminando il russo Andrey Rublev, n.6 del mondo, nel match che metteva in palio gli ottavi di finale e in seguito a inizio giugno ha conquistato la finale nel Challenger di Lione, cedendo al connazionale Hugo Gaston. Che sia l’anno buono per lasciare il segno
È noto per il suo tennis capace di raggiungere picchi altamente spettacolari. Benoit Paire punta a tornare nella Top 100 e gli Internazionali di Tennis di San Marino rappresentano una buona occasione per riprendere in mano il proprio obiettivo. Nelle ultime settimane il francese è scivolato al 211° gradino del ranking, ma a inizio marzo era riuscito a riportarsi fino alla posizione 109. Il 35enne di Avignone in carriera ha conquistato tre titoli ATP in singolare, tutti su terra rossa, su nove finali disputate, oltre ad un titolo in doppio. Il primo trionfo è arrivato a Bastad nel 2015, stagione in cui si è aggiudicato anche tre trofei Challenger e un Futures, riuscendo così a vincere in un solo anno un titolo in tutti e tre i circuiti della racchetta, impresa prima di lui firmata solo da Steve Darcis nel 2007. Dopo aver guadagnato 99 posizioni, a gennaio 2016 Paire si è spinto fino al 18° posto mondiale, suo best ranking in carriera. Sempre nel 2015, ha raggiunto la sua finale più importante, nell’ATP 500 di Tokyo, cedendo a Stan Wawrinka, contro cui si è poi rifatto a Madrid nel 2017, quando lo svizzero era numero 3 al mondo. Tra
Tra i nomi più attesi della trentunesima edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open c’è sicuramente quello di Albert Ramos Viñolas. Il trentaseienne di Barcellona, oggi al numero 124 della classifica mondiale ma solo una settimana fa nella top 100, ha giocato dodici finali nel circuito ATP, di cui quattro vinte. I successi, tutti sulla terra battuta, sono arrivati a Bastad 2016, Gstaad 2019, Estoril 2021 e Córdoba 2022. Il 2017 è stato un anno particolarmente positivo per il mancino catalano: grazie ai risultati ottenuti arrivò ad occupare la 17esima posizione della classifica, suo best ranking in carriera. In quella stagione raggiunse fra l’altro la sua prima finale in un Masters 1000, nella prestigiosa cornice di Monte-Carlo, cedendo al connazionale Rafael Nadal, ma superando, durante il percorso, anche l’allora numero 1 al mondo Andy Murray. L’estate precedente Ramos Viñolas aveva raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, così da ribadire il suo feeling con il “rosso”, per poi conquistare il suo primo titolo nel circuito maggiore, aggiudicandosi nella finale dello Swedish Open di Bastad un altro derby con Fernando Verdasco. Nel suo palmares figurano anche diversi titoli Challenger, tra cui quello conquistato a inizio luglio a Modena, imponendosi
È lui l’uomo da battere. Il serbo Laslo Djere è la testa di serie numero uno del tabellone della trentunesima edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, di cui saranno svelate a breve le wild card. Nato a Senta il 2 giugno 1995, il 29enne di origini ungheresi occupa in questi giorni la 57esima posizione mondiale, ma fino alla scorsa settimana era al numero 51. Sul Titano, dove parteciperà per la prima volta, troverà la superficie a lui più congeniale: Djere, infatti, ha disputato sulla terra battuta quasi tutte le finali della sua carriera da professionista. Nel suo palmares spiccano due titoli del circuito maggiore, il primo conquistato nell’ATP 500 di Rio de Janeiro nel 2019, senza perdere un set. Lo stesso anno ha centrato la semifinale a San Paolo, il terzo turno a Indian Wells, dove ha vinto il primo incontro in un Masters 1000, e la semifinale a Budapest, risultati che gli hanno consentito di salire al 27° posto mondiale, suo best ranking in carriera. Il secondo titolo nel tour arriva nell’ottobre 2020 al Sardegna Open, dove s’impone in finale su Marco Cecchinato. Sempre a Cagliari, l’anno successivo, raggiunge la finale ma non riesce a ripetersi, cedendo
A venti giorni dall’inizio della trentunesima edizione degli Internazionali di Tenni San Marino Open, Challenger ATP 125 (montepremi € 148.625) in programma sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio dal 29 luglio al 4 agosto, si conoscono i pretendenti che ambiscono ad aggiungere il loro nome all’albo d’oro del torneo. In cima alla entry list svetta il nome del serbo Laslo Djere, attualmente al numero 51 della classifica ATP. Il ventinovenne, componente della squadra serba di Coppa Davis, vanta due titoli del circuito maggiore, tra cui l’ATP 500 di Rio, conquistato nel 2019, quando raggiunse il 27° posto del ranking ATP, suo miglior piazzamento in carriera. Tra i nomi più prestigiosi quelli di due ex top 20, specialisti della terra battuta: Albert Ramos Viñolas e Benoît Paire, che in carriera hanno raggiunto rispettivamente il 17° e il 18° gradino mondiale. Il trentaseienne di Barcellona ha giocato dodici finali nel circuito ATP, di cui quattro vinte. Nel 2017, anno in cui ha raggiunto il suo best ranking, è arrivato in finale al Monte Carlo Masters, cedendo a Rafael Nadal. Il trentacinquenne di Avignone ha conquistato tre titoli ATP in singolare, tutti su terra rossa, su nove finali
Un evento che lasciasse il segno, da ricordare nella storia sportiva dell’antica Repubblica. Era l’auspicio degli organizzatori ed è diventato realtà: la 30ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000), va in archivio con il successo di Jaume Munar ad impreziosire ulteriormente l’albo d’oro (ottavo spagnolo a fare centro sul Titano) e con tutta una serie di elementi positivi che lo confermano come uno degli appuntamenti clou dell’estate. “Le nostre aspettative erano alte, lo ammetto, però bisognava vedere se trovavano riscontro nei fatti. E posso dire che le speranze si sono tramutate in realtà - sottolinea Christian Forcellini, presidente della Federazione Sammarinese Tennis, nel tracciare il consuntivo della manifestazione terminata domenica sera -. Sono dunque davvero soddisfatto perché siamo riusciti ad allestire un torneo di notevole spessore, con un cast di protagonisti di grande livello, in grado di richiamare nel Centro Tennis Cassa di Risparmio tantissimi appassionati. Abbiamo fatto segnare il record di spettatori nell’arco della settimana, con ben 15.550 presenze; quindi, ricorderemo con piacere l’edizione del trentennale, anniversario tutt’altro che scontato per una manifestazione sportiva. Però non deve rappresentare un punto di arrivo, bensì una ripartenza”. Un concetto evidenziato anche
Jaume Munar è il vincitore della 30ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno promossi a Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000). Il 26enne spagnolo (n.91 del ranking mondiale), seconda testa di serie, si è confermato un grande specialista del “rosso” superando per 6-4 6-1, in un’ora e 34 minuti, Andrea Pellegrino (n.254), così da succedere nell’albo d’oro al russo Pavel Kotov, trionfatore dodici mesi fa. Per il maiorchino si tratta del nono titolo nel circuito Challenger (otto dei quali vinti sulla terra), dopo quello conquistato lo scorso anno a Perugia. Sul Centrale, sotto gli occhi anche dei Capitani Reggenti dell’antica Repubblica, dopo aver mancato due opportunità di break nel gioco di apertura, il 26enne di Bisceglie nel quarto game ne ha concesse a sua volta due, annullate con coraggio, prima di cogliere il 2-2. Nel sesto game però al 26enne di Santanyi, nell’isola di Maiorca, è riuscito lo strappo con allungo sul 4-2, immediatamente ricucito con orgoglio dal tennista pugliese, che ha aggiunto una marcia alla velocità dei suoi colpi, specie nel diritto, ricorrendo pure a qualche smorzata per spostare il rivale dalla riga di fondo. Sul 5-4 però Munar si è procurato un set-point, cancellato
La 30ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno promossi a Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000), ha emesso il suo primo verdetto. A conclusione del programma di giornata, sabato a tarda sera, sul Centrale del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio, è infatti andata in scena la finale del doppio: a conquistare il titolo la coppia formata dal bielorusso Ivan Liutarevich e dall’ucraino Vladyslav Manafov, accreditata della seconda testa di serie, che dopo l’affermazione in rimonta, per 3-6 7-6(3) 10-6, in semifinale sugli australiani Marc Polmans e Matthew Christopher Romios si sono imposti con il punteggio di 6-4 7-6(8) nel match clou sui francesi Theo Arribage e Luca Sanchez, numero 3 del seeding, approdati all’ultimo atto per il forfait del duo composto dall’argentino Roman Andres Burruchaga e dal bosniaco Nerman Fatic, costretto al ritiro durante la semifinale del singolare per un infortunio alla schiena. Si tratta del quarto trofeo Challenger conquistato come coppia in questa stagione da Liutarevich/Manafov dopo quelli vinti in precedenza a Vilnius, Cherbourg e Madrid, l’ottavo complessivo in carriera in questo circuito per il 30enne di Kiev. La cerimonia di premiazione è stata effettuata da Elia Santi, segretario generale della Federtennis sammarinese,