Marco Cecchinato fa suo un secondo derby tricolore e raggiunge i quarti di finale degli Internazionali di Tennis San Marino Open, appuntamento dell’ATP Challenger Tour (€ 66.640 il montepremi). Il 28enne di Palermo, n.86 del ranking mondiale e prima testa di serie nel torneo che lo ha lanciato nel 2013 (qui ha vinto il suo primo titolo importante), ha superato per 76(4) 76(6) Luca Nardi, n.595 ATP, in tabellone con una wild card, dopo due ore e 7 minuti di una partita intensa, che non ha tradito le attese del numeroso pubblico che si è dato appuntamento sul Centrale del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio per il match clou di giornata.
Per un’ora abbondante il giovane pesarese, 18 anni compiuti da pochi giorni (il 6 agosto), ha retto il confronto con il più quotato connazionale, semifinalista al Roland Garros 2018 e vincitore di tre titoli ATP, tutti sul “rosso”. Nardi ha salvato due palle-break consecutive nel secondo gioco, poi non ne ha più concesse, anzi sul 4-4 è stato lui a procurarsene due salendo 15-40. In quel momento Cecchinato ha fatto valere esperienza ed abitudine a giocare i punti importanti, sventando il pericolo per issarsi 5-4. L’equilibrio è proseguito rendendo dunque necessario il tie-break, nel quale il siciliano è schizzato sul 4 a 0, ha subito il tentativo di rimonta del Next Gen azzurro (osservato speciale da Filippo Volandri, direttore tecnico della FIT e capitano di Coppa Davis) fino al 3-4 poi ha riallungato di nuovo fino ad incamerare la frazione per 7 punti a 4.
In avvio di secondo set “Ceck” ha tolto la battuta al pesarese nel terzo gioco, ma immediato è stato il contro-break di Nardi (2-2), che sul 3-2 in suo favore si è persino costruito una chance per un altro “strappo”, fronteggiata dal palermitano, prima di ottenere il 3-3. Quindi turni regolari di servizio di nuovo fino al 6-6, anche se il talento di Pesaro è arrivato a due punti dal set sul 5-4 15-30. E nel tie-break, dopo un inizio favorevole al siciliano (2 a 0), Nardi a suon di soluzioni da applausi si è issato sul 6 a 4, ma Cecchinato da par suo ha annullato le due palle set e, grazie a uno smash lungo dell’avversario, è salito a match point, prontamente convertito al termine di uno scambio intenso, per poi lasciar esplodere la sua soddisfazione. Venerdì a contendere a “Ceck” un posto in semifinale sarà il vincente del confronto fra Roberto Marcora, n.216 ATP, e il russo Pavel Kotov, n.276 del ranking, ripescato come lucky loser.
In precedenza aveva staccato il pass per i quarti di finale il boliviano Hugo Dellien, n.142 del ranking e quarta testa di serie, messo comunque alle corde dal rumeno Marius Copil, n.226 della classifica mondiale ma all’inizio del 2019 capace di spingersi fino al 56esimo posto, suo best ranking. Il 30enne di Arad, balzato alla ribalta nel 2018 con le finali raggiunte nei tornei ATP di Sofia e Basilea (eliminando Marin Cilic e Alexander Zverev prima di cedere a Roger Federer), grazie a un servizio potente (spesso oltre i 215 km all’ora) e preciso e a variazioni improvvise come le smorzate, è subito andato avanti di un break e ha incamerato la prima frazione, ma nella seconda Dellien ha alzato il livello dei suoi colpi da fondo, riuscendo a far muovere l’avversario, e pareggiando il conto dei set. E anche nella partita decisiva il 28enne nato a Trinidad, reduce dai Giochi di Tokyo, ha mantenuto alta l’intensità, strappando la battuta al rumeno e chiudendo il discorso con il punteggio di 46 75 64, dopo due ore e 25 minuti.
Questo risultato ha consentito di definire il primo quarto di finale. Venerdì Dellien, appena lo scorso anno arrivato al 72esimo posto mondiale, troverà infatti dall’altra parte della rete il brasiliano Felipe Meligeni Rodrigues Alves, n.206 ATP, che ha avuto via libera senza neanche una goccia di sudore per il forfait del britannico Jay Clarke, n.219 della classifica mondiale, bloccato da un forte torcicollo che gli ha impedito di scendere in campo.
Credit photo: Felice Calabrò