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Il circuito del grande tennis internazionale sta per fare di nuovo tappa sul Titano. Da domenica 28 luglio (con le qualificazioni) a domenica 4 agosto i campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio ospitano infatti la 31ª edizione degli Internazionali di tennis San Marino Open (Challenger ATP 125 con montepremi di 148.625 euro), ufficialmente presentata con una conferenza stampa.

Ad aprirla il saluto del presidente della Federazione Sammarinese Tennis, Christian Forcellini, in collegamento da Parigi dove ricopre il ruolo di capo missione della delegazione biancazzurra alle Olimpiadi: “Ci tenevo ad intervenire, anche se a distanza, per ringraziare le autorità e tutti i presenti, in modo particolare Mahena Abbati che visto il mio impegno in vista dei Giochi ha preso in toto il timone organizzativo. Dopo il successo dell’edizione 2023 cercheremo di replicarlo e per questo stiamo cercando per quanto possibile di arricchire ulteriormente il parterre dei giocatori in gara. Auguro un grosso in bocca al lupo alla nostra manifestazione, ricordando che anche se non fisicamente sarà presente con il pensiero e il cuore”.

Ad indossare i panni di ‘padrone di casa è stato dunque Filippo Francini, vice presidente della Federtennis del Titano. “Un paio di settimane dopo aver organizzato la prova Junior ITF con upgrade a J60 siamo pronti a un’altra sfida di livello internazionale – ha sottolineato Francini con una vena di orgoglio – Questo torneo negli anni ha visto passare grandi campioni e per alcuni è stato il trampolino di lancio. Basti pensare a un top player quale Holger Rune, vincitore nel 2021, e a Matteo Arnaldi, finalista l’anno seguente, arrivato fra i primi 40 del ranking e protagonista del successo dell’Italia in Coppa Davis. Proprio i risultati ottenuti dagli azzurri negli ultimi mesi hanno alimentato un crescente interesse intorno al tennis, che, crediamo, avrà un riflesso positivo sull’affluenza nelle giornate del torneo. Se siamo nella categoria di punta del circuito Challenger è anche grazie alla vicinanza delle istituzioni politiche e sportive, a cominciare dalla Segreteria di Stato per lo Sport, la Segreteria di Stato per il Turismo, il Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese e tutti gli sponsor: Passepartout, main sponsor del torneo, BP Group e BP Overview, partner Expert di Passepartout, Cassa di Risparmio, Giochi del Titano, Welcome Hotel, BKN301, Zenith, Ciacci e Tim San Marino”.

La valenza non solo sportiva della manifestazione è stata evidenziata nell’intervento di Federico Pedini Amati, Segretario di Stato al Turismo. “Gli Internazionali di tennis sono un evento che da sempre dà lustro alla nostra Repubblica, uno dei più importanti in cartellone – le parole di Pedini Amati – quindi con significative ricadute in termini di visitatori, sia in ambito sportivo che di presenze turistiche, con un conseguente indotto importante per il Paese. I dati in nostro possesso indicano già tante prenotazioni per questo periodo, ragion per cui come Segreteria sosterremo manifestazioni come questa, in grado di generare flussi turistici rilevanti. A maggior ragione in un momento in cui grazie ai successi dei vari Sinner e Berrettini, campioni sul campo ma persone umili nella vita, molte più persone si stanno avvicinando a questo sport, compreso il sottoscritto, che non è certo un asso con la racchetta… Pertanto il mio sincero grazie va a tutti coloro che rendono possibile un evento di tale portata, la federazione per il suo impegno e i partner privati, per la maggior parte sammarinesi, che dimostrano la sensibilità del territorio di fare sistema attorno ad eventi che rappresentano valore per il Paese”.

A portare i saluti del presidente del comitato olimpico Gian Primo Giardi, in questi giorni impegnato a Parigi per le Olimpiadi, è stato Giuliano Tomassini, membro del Comitato Esecutivo del CONS. “Personalmente vivo da tanti anni gli Internazionali di Tennis di San Marino da spettatore e non posso che sottolineare la qualità dell’evento – ha affermato Tomassini – merito delle capacità organizzative che la Federazione ha dimostrato negli anni, ulteriormente consolidate con l’arrivo di Mahena. Un evento di questa portata necessita di una struttura adeguata e il Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio rappresenta un’eccellenza, non solo a livello locale. Ogni anno che passa lo vediamo sempre più bello e funzionale. Impianti adeguati sono fondamentali per organizzare eventi sportivi di un certo livello, capaci di generare visibilità e attirare tantissime persone a San Marino. Lo sport, per questa sua caratteristica, è un potente alleato per il turismo, come abbiamo avuto modo di constatare anche con il recente passaggio del Tour de France. Ben vengano, dunque, eventi sportivi di questo genere. Grazie alla Federazione Sammarinese Tennis per l’impegno e la professionalità che mette nell’organizzare questo torneo: sono certo che sarà un’altra grandissima edizione”.

Concetti ripresi anche da Elia Rossi, Segretario Particolare del Segretario di Stato allo Sport, Rossano Fabbri, pure lui attualmente nella capitale francese sede delle Olimpiadi. “Presentiamo uno degli appuntamenti di punta, quelli che piacciono e a cui plaude tutto il Paese perché proiettano un’immagine positiva di San Marino al di fuori dei nostri confini – ha dichiarato Rossi – come sarà in seguito per la MotoGp e il Rally Legend. Non a caso proprio ieri a Parigi il ministro italiano Abodi si è complimentato per la qualità del nostro torneo commentando l’albo d’oro e la presenza di tanti campioni. Siamo ben consapevoli del valore dello sport come volano turistico e generatore di impresa, anche per questo come Segreteria di Stato siamo al lavoro su un piano per incentivare questo genere di manifestazioni, strumenti fondamentali anche per innovare il tessuto imprenditoriale della nostra Repubblica. Una volta rientrato dopo gli impegni istituzionali ai Giochi, il Segretario di Stato Fabbri presenzierà con piacere alla cerimonia di premiazione degli Internazionali”.

Il compito di addentrarsi negli aspetti tecnici è toccato a Mahena Abbati, direttore del torneo. “Mi unisco ai ringraziamenti di chi mi ha preceduto nei confronti di istituzioni e sponsor che rendono possibile questa manifestazione, così come un sentito grazie da parte mia va alla Federazione per la fiducia concessami e in particolare ai colleghi che hanno lavorato duramente per la riuscita del torneo – la premessa di Mahena Abbati -. Ci tengo a ricordare che in dieci giorni impieghiamo oltre 100 camere in alberghi del territorio per un evento che nei vari servizi utilizza personale e fornitori praticamente tutto sammarinese, con tanti giovani coinvolti. Ci sarà il villaggio commerciale, con un secondo punto ristorazione e due ledwall con aggiornamenti in tempo reale su tabelloni, orari e quant’altro, oltre a dare visibilità ai nostri partner, tra i quali il Corriere dello Sport, con pagine dedicate al torneo e uno spazio per la distribuzione del giornale. Tra le novità c’è l’accordo con Dunlop come palla ufficiale per tutta l’attività della federazione, il merchandising, con già numerose richieste per la mascotte e altri gadget, e la vendita dei biglietti on line grazie all’intesa con Ticketone: da lunedì 29 luglio a giovedì 1° agosto i biglietti costano 20 euro, da venerdì 2 a domenica 4 30 euro, mentre l’abbonamento per tutto il torneo ha un prezzo di 100 euro. Abbiamo investito risorse per dare visibilità mediatica all’evento, con un accordo con Sky Sport per trasmetterà in diretta i match dai quarti di venerdì fino alla finale di domenica, mentre San Marino Rtv seguirà il torneo già dal lunedì. Per quel che riguarda i giocatori, direi che al momento nella entry list spiccano due ex top 20 come Albert Ramos Vinolas e Benoit Paire, l’altro francese Alexandre Muller, attualmente n.103 ma a gennaio al 71° posto Atp, suo best ranking. Tra gli italiani risultano iscritti Andrea Pellegrino, finalista lo scorso anno contro Jaume Munar, e Matteo Gigante, che quest’anno ha vinto già due Challenger e lo scorso mese ha fatto registrare il suo best ranking, oltre al romagnolo Enrico Dalla Valle e all’emergente Samuel Vincent Ruggeri. Una wild card per il tabellone principale è pronta per Fabio Fognini, che non ha certo bisogno di presentazioni e dodici mesi fa ha partecipato per la prima volta al nostro torneo infiammando il pubblico del Centrale: si è trovato bene e ha espresso l’intenzione di tornare, solo che ieri sera a Umago ha accusato un piccolo problema di salute che dovrebbe risolversi nel giro di qualche giorno. Speriamo davvero possa essere protagonista di questa edizione, così come in qualche bella sorpresa dell’ultim’ora da Parigi: il regolamento consente infatti a chi perde entro le 21 di sabato di poter disputare questo Challenger con una wild card”.

 

IL SUPPORTO DEI PARTNER

Gli Internazionali di Tennis San Marino Open sono organizzati dalla Federazione Sammarinese Tennis con il patrocinio e il contributo delle Segreterie di Stato allo Sport e al Turismo e del Comitato Olimpico Nazionale Sammarinese.

L’evento beneficia del fondamentale supporto di numerosi e prestigiosi partner: Passepartout, main sponsor del torneo, BP Group e BP Overview, partner Expert di Passepartout, Cassa di Risparmio, Giochi del Titano, Welcome Hotel, BKN301, Zenith, Ciacci e Tim San Marino.

Fondamentale anche il contributo del partner marketing e comunicazione Dao.

Il torneo gode, inoltre, della prestigiosa copertura, in qualità di media partner, di Corriere dello Sport – Stadio, Sky Sport e San Marino RTV.
Si ringraziano, inoltre, Audi Reggini, fornitore ufficiale delle auto del torneo e Dunlop, fornitore ufficiale delle palle da gioco; infine, per il prezioso supporto tecnico, i partner Uebba, Odon Fisioterapia, Mizuno e Seriset.

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Dodici mesi fa si era presentato da favorito del seeding, salvo essere eliminato a sorpresa al primo turno dal qualificato Enrico Dalla Valle. Il francese Alexandre Muller ha un conto in sospeso con gli Internazionali di Tennis San Marino Open, che proverà a saldare quest’anno.

Il 27enne di Poissy è attualmente numero 103 della classifica ATP, ma solo il mese scorso occupava la 78esima posizione.

Dopo un buon 2023 che lo ha visto raggiungere i quarti a Doha partendo dalle qualificazioni e la prima finale nel circuito maggiore sulla terra di Marrakech, il 2024 si è aperto sulla stessa scia positiva. A gennaio ha raggiunto infatti il suo best ranking, con il 71° posto nel computer ATP, dopo aver centrato i quarti di finale del ‘250’ di Auckland superando l’argentino Cerundolo, numero 22 della classifica e terza testa di serie.

A maggio, nel Masters 1000 di Roma, ha ottenuto la sua miglior vittoria in carriera eliminando il russo Andrey Rublev, n.6 del mondo, nel match che metteva in palio gli ottavi di finale e in seguito a inizio giugno ha conquistato la finale nel Challenger di Lione, cedendo al connazionale Hugo Gaston.

Che sia l’anno buono per lasciare il segno sul Titano?

 

 

 

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È noto per il suo tennis capace di raggiungere picchi altamente spettacolari. Benoit Paire punta a tornare nella Top 100 e gli Internazionali di Tennis di San Marino rappresentano una buona occasione per riprendere in mano il proprio obiettivo. Nelle ultime settimane il francese è scivolato al 211° gradino del ranking, ma a inizio marzo era riuscito a riportarsi fino alla posizione 109.

Il 35enne di Avignone in carriera ha conquistato tre titoli ATP in singolare, tutti su terra rossa, su nove finali disputate, oltre ad un titolo in doppio.

Il primo trionfo è arrivato a Bastad nel 2015, stagione in cui si è aggiudicato anche tre trofei Challenger e un Futures, riuscendo così a vincere in un solo anno un titolo in tutti e tre i circuiti della racchetta, impresa prima di lui firmata solo da Steve Darcis nel 2007.

Dopo aver guadagnato 99 posizioni, a gennaio 2016 Paire si è spinto fino al 18° posto mondiale, suo best ranking in carriera.

Sempre nel 2015, ha raggiunto la sua finale più importante, nell’ATP 500 di Tokyo, cedendo a Stan Wawrinka, contro cui si è poi rifatto a Madrid nel 2017, quando lo svizzero era numero 3 al mondo.

Tra i suoi risultati più prestigiosi, la semifinale al Masters 1000 di Roma nel 2013 (eliminando Del Potro) e a livello Slam gli ottavi agli US Open 2015, a Wimbledon 2017 e 2019 e al Roland Garros 2019.

Uscito dai top 100 nell’estate 2022, Paire si è tuffato nel circuito Challenger, dove lo scorso anno ha ottenuto buoni risultati con le vittorie a Puerto Vallarta e Francavilla al Mare e altre due finali.

 

Nella foto in copertina Benoit Paire (foto Modena Challenger)

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Tra i nomi più attesi della trentunesima edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open c’è sicuramente quello di Albert Ramos Viñolas.

Il trentaseienne di Barcellona, oggi al numero 124 della classifica mondiale ma solo una settimana fa nella top 100, ha giocato dodici finali nel circuito ATP, di cui quattro vinte. I successi, tutti sulla terra battuta, sono arrivati a Bastad 2016, Gstaad 2019, Estoril 2021 e Córdoba 2022.

Il 2017 è stato un anno particolarmente positivo per il mancino catalano: grazie ai risultati ottenuti arrivò ad occupare la 17esima posizione della classifica, suo best ranking in carriera. In quella stagione raggiunse fra l’altro la sua prima finale in un Masters 1000, nella prestigiosa cornice di Monte-Carlo, cedendo al connazionale Rafael Nadal, ma superando, durante il percorso, anche l’allora numero 1 al mondo Andy Murray.

L’estate precedente Ramos Viñolas aveva raggiunto i quarti di finale al Roland Garros, così da ribadire il suo feeling con il “rosso”, per poi conquistare il suo primo titolo nel circuito maggiore, aggiudicandosi nella finale dello Swedish Open di Bastad un altro derby con Fernando Verdasco.

Nel suo palmares figurano anche diversi titoli Challenger, tra cui quello conquistato a inizio luglio a Modena, imponendosi in finale su Federico Arnaboldi.

Un biglietto da visita che lo pone tra i favoriti degli Internazionali di Tennis San Marino Open.

 

Nella foto Albert Ramos Viñolas (foto Modena Challenger)

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È lui l’uomo da battere. Il serbo Laslo Djere è la testa di serie numero uno del tabellone della trentunesima edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, di cui saranno svelate a breve le wild card.

Nato a Senta il 2 giugno 1995, il 29enne di origini ungheresi occupa in questi giorni la 57esima posizione mondiale, ma fino alla scorsa settimana era al numero 51.

Sul Titano, dove parteciperà per la prima volta, troverà la superficie a lui più congeniale: Djere, infatti, ha disputato sulla terra battuta quasi tutte le finali della sua carriera da professionista.

Nel suo palmares spiccano due titoli del circuito maggiore, il primo conquistato nell’ATP 500 di Rio de Janeiro nel 2019, senza perdere un set. Lo stesso anno ha centrato la semifinale a San Paolo, il terzo turno a Indian Wells, dove ha vinto il primo incontro in un Masters 1000, e la semifinale a Budapest, risultati che gli hanno consentito di salire al 27° posto mondiale, suo best ranking in carriera.

Il secondo titolo nel tour arriva nell’ottobre 2020 al Sardegna Open, dove s’impone in finale su Marco Cecchinato. Sempre a Cagliari, l’anno successivo, raggiunge la finale ma non riesce a ripetersi, cedendo all’azzurro Lorenzo Sonego. Nel 2022 il connazionale di Djokovic centra la quarta finale ATP in carriera, la prima sul cemento, a Winston-Salem.

Sempre sul cemento, lo scorso anno ha ottenuto la sua più grande vittoria in carriera superando agli ottavi ad Auckland la testa di serie n.1 Casper Ruud, in quel momento numero 3 al mondo. Sempre nel 2023 ha conquistato la sua quinta finale ATP in carriera, la seconda in un torneo ATP 500, ad Amburgo, dove ha ceduto ad Alexander Zverev.

Djere è anche uno dei componenti della squadra serba di Coppa Davis, dove ha debuttato nel 2017. Lo scorso novembre ha fatto parte della formazione che ha affrontato l’Italia in semifinale.

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A venti giorni dall’inizio della trentunesima edizione degli Internazionali di Tenni San Marino Open, Challenger ATP 125 (montepremi € 148.625) in programma sui campi del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio dal 29 luglio al 4 agosto, si conoscono i pretendenti che ambiscono ad aggiungere il loro nome all’albo d’oro del torneo.

In cima alla entry list svetta il nome del serbo Laslo Djere, attualmente al numero 51 della classifica ATP. Il ventinovenne, componente della squadra serba di Coppa Davis, vanta due titoli del circuito maggiore, tra cui l’ATP 500 di Rio, conquistato nel 2019, quando raggiunse il 27° posto del ranking ATP, suo miglior piazzamento in carriera.

 

Tra i nomi più prestigiosi quelli di due ex top 20, specialisti della terra battuta: Albert Ramos Viñolas e Benoît Paire, che in carriera hanno raggiunto rispettivamente il 17° e il 18° gradino mondiale.

Il trentaseienne di Barcellona ha giocato dodici finali nel circuito ATP, di cui quattro vinte. Nel 2017, anno in cui ha raggiunto il suo best ranking, è arrivato in finale al Monte Carlo Masters, cedendo a Rafael Nadal.

Il trentacinquenne di Avignone ha conquistato tre titoli ATP in singolare, tutti su terra rossa, su nove finali disputate, oltre ad un titolo in doppio. Tra i suoi risultati più prestigiosi, gli ottavi di finale agli US Open 2015, a Wimbledon 2017 e 2019 e al Roland Garros 2019.

 

Torna sul Titano, dopo l’esperienza dello scorso anno, il francese Alexandre Muller, numero 102 della classifica mondiale. Il ventisettenne di Poissy è reduce dall’esperienza a Wimbledon, dove ha ceduto in quattro set al russo Daniil Medvedev. A San Marino proverà a riscattare l’amara prestazione dello scorso anno quando, da favorito del seeding, cedette al primo turno al ravennate Enrico Dalla Valle.

 

Fa ritorno agli Internazionali di Tennis San Marino Open anche Andrea Pellegrino, finalista lo scorso anno contro Jaume Munar. Oltre al ventisettenne di Bisceglie, si segnalano anche gli italiani Francesco Passaro e Matteo Gigante.

 

Passaro sta attraversando un momento positivo: dopo gli infortuni dello scorso anno, che lo avevano fatto scendere al numero 240 del ranking Atp, il ventitreenne di Perugia ha fatto parlare di sé lo scorso maggio quando, partendo dalle qualificazioni, ha raggiunto il terzo turno agli Internazionali d’Italia e, a stretto giro, ha fatto suo il titolo al Challenger 175 di Torino, superando in finale Lorenzo Musetti.

 

Anche Gigante ha ben figurato al Master 1000 di Roma dove, al via grazie ad una wild card, ha raggiunto il secondo turno.

 

Altri nomi di rilievo potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni grazie alle wild card a disposizione degli organizzatori, che puntano a mandare in scena un altro torneo di qualità.

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Un evento che lasciasse il segno, da ricordare nella storia sportiva dell’antica Repubblica. Era l’auspicio degli organizzatori ed è diventato realtà: la 30ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000), va in archivio con il successo di Jaume Munar ad impreziosire ulteriormente l’albo d’oro (ottavo spagnolo a fare centro sul Titano) e con tutta una serie di elementi positivi che lo confermano come uno degli appuntamenti clou dell’estate.

“Le nostre aspettative erano alte, lo ammetto, però bisognava vedere se trovavano riscontro nei fatti. E posso dire che le speranze si sono tramutate in realtà – sottolinea Christian Forcellini, presidente della Federazione Sammarinese Tennis, nel tracciare il consuntivo della manifestazione terminata domenica sera -. Sono dunque davvero soddisfatto perché siamo riusciti ad allestire un torneo di notevole spessore, con un cast di protagonisti di grande livello, in grado di richiamare nel Centro Tennis Cassa di Risparmio tantissimi appassionati. Abbiamo fatto segnare il record di spettatori nell’arco della settimana, con ben 15.550 presenze; quindi, ricorderemo con piacere l’edizione del trentennale, anniversario tutt’altro che scontato per una manifestazione sportiva. Però non deve rappresentare un punto di arrivo, bensì una ripartenza”.

Un concetto evidenziato anche dal Segretario di Stato al Lavoro e allo Sport, Teodoro Lonfernini, durante la cerimonia di premiazione, quando ha parlato di “settimana speciale per il nostro territorio”, ribadendo la volontà di “rilanciare ulteriormente l’evento, anche in prospettiva futura”, intenzione confermata dal Segretario di Stato al Turismo, Federico Pedini Amati: “Abbiamo fortemente voluto rientrare nel calendario ATP e puntiamo a crescere ancora”.

Ovviamente la presenza in tabellone di due ex top 10 come l’azzurro Fabio Fognini e il belga David Goffin ha fatto da catalizzatore per le attenzioni di tifosi e media.

“Il passaggio di categoria a Challenger 125, la più alta delle fasce di questo circuito, ci ha aiutato come qualità dell’entry list, però nel pensare a quali potevano essere i giocatori in grado di qualificare ulteriormente l’edizione del trentennale, a cui tenevamo tantissimo, è chiaro che abbiamo valutato quali potevano essere disponibili tra gli italiani, che storicamente sono quelli che ‘fanno’ il torneo dal punto di vista del richiamo di pubblico. Fognini era appena rientrato dall’infortunio patito al Roland Garros, con l’intenzione di fare risultati e punti per risalire in classifica e rientrare nella Top 100 mondiale, abbiamo individuato in lui la possibile stella del torneo e siamo riusciti a portarlo per la prima volta a gareggiare nel nostro torneo. Discorso analogo può essere fatto per Goffin, motivato a tornare ai livelli che gli competono dopo qualche infortunio. Sono giocatori un po’ avanti con gli anni, certo, ma non a fine carriera, e la risposta degli appassionati è stata un’eloquente dimostrazione in tal senso. Devo ammettere che oltre ad un veterano come Fabio avevamo puntato anche sul giovane Flavio Cobolli, concedendogli la seconda wild card, purtroppo il romano non è riuscito ad esprimersi al meglio ed è uscito all’esordio. Fino all’ultimo abbiamo sperato in una presenza di Marco Cecchinato, tante volte protagonista sui nostri campi, in extremis entrato in tabellone nel ‘250’ di Kitzbuhel. In ogni caso un giocatore italiano è arrivato all’ultimo atto, Andrea Pellegrino, sostenuto dal pubblico, e chissà che come già accaduto in passato gli Internazionali San Marino Open non possano rappresentare un trampolino di lancio per il proseguo della sua carriera. Intanto con il nome dello spagnolo Jaume Munar il nostro albo d’oro si arricchisce di un nome di spessore, valido interprete della terra battuta, mentre da quel che ho visto il 20enne David Rincon, non a caso allievo della Rafa Nadal Academy, ha il potenziale per arrivare in alto in futuro. E sarà il tempo a darci una risposta”.

Allargando lo sguardo, anche fuori dal rettangolo di gioco l’esame è stato superato per l’ennesima volta a pieni voti. “Sono arrivati complimenti dallo staff arbitrale, dai giocatori e tutti gli addetti ai lavori, che hanno riconosciuto la qualità del nostro torneo paragonabile a un ATP 250. Offriamo infatti tutta una serie di servizi superiori a quelli che sono gli standard della categoria Challenger e in tanti ci chiedono perché non organizziamo una prova del circuito maggiore. Per fare questo occorre procedere per step e valutare attentamente se ci sono le condizioni: il nostro obiettivo è quello di crescere, anche perché credo che San Marino, questo impianto e la nostra organizzazione rodata meritino di tornare al livello top mondiale. Per poterci riuscire nel contesto attuale è la parte economica quella determinante: lavoreremo dunque per capire se ci sono le possibilità in termini di calendario e le risorse economiche necessarie. Credo che questa manifestazione abbia dimostrato di essere uno degli eventi internazionali più importanti in Repubblica. E una manifestazione, non mi stancherò mai di sottolinearlo abbastanza con orgoglio, tutta sammarinese dal punto di vista organizzativo in termini di personale e servizi. Insomma un patrimonio dell’intero nostro Paese, come indica del resto il fattivo impegno delle Segreterie di Stato allo Sport e al Turismo, che ringrazio. Mi auguro che questi aspetti facciano sì che possa sempre più ritagliarsi negli anni uno spazio di rilievo nel calendario di alto livello”.

 

Ha di che sorridere, in sede di bilancio, anche Mahena Abbati, all’esordio nel ruolo di direttore del torneo. “Prima di tutto non posso che rinnovare il grazie ai dirigenti della federazione per avermi dato fiducia in questo incarico, ma un ringraziamento ancora più grande va a tutti i miei collaboratori per il lavoro straordinario che hanno compiuto nei vari settori di competenza – afferma il direttore generale della FST – Per tanti mesi abbiamo dedicato tempo ed energie per la riuscita di questo evento e aver visto il Centrale pieno ogni sera ci ha riempito il cuore. E un sentito grazie rivolgo anche ai Capitani Reggenti per averci onorato della loro presenza in occasione della finale domenica sera. Tengo a ribadire come abbiamo dimostrato una volta di più tutto il suo potenziale questa manifestazione, che non è solo sportiva, ma anche a valenza turistica, con il coinvolgimento delle strutture alberghiere di San Marino, visto che sono state impiegate oltre cento camere”.

 

Adesso la mente va già all’edizione 2024. “Abbiamo firmato un accordo triennale come Challenger 125 con ATP, quindi indietro non possiamo tornare. Devo dire che per quanto detto prima la 30ª edizione è stata un biglietto da visita significativo, non solo per il tennis, ma anche per la visibilità dell’intero nostro Paese, grazie alla copertura televisiva completa assicurata da San Marino Rtv e dalle dirette su Sky Sport, situazione non certo comune per il nostro Stato, senza dimenticare lo speciale che è stato realizzato da questa emittente così da garantire ulteriore promozione al nostro Stato. Ci sono insomma tutte le condizioni per fare meglio e nel tennis questo è legato prima di tutto ai giocatori protagonisti, che richiamano il pubblico. Vedremo quale sarà il panorama del prossimo anno, cercando di portare qualche campione sul Titano – l’auspicio conclusivo di Christian Forcellini – come siamo riusciti a fare in questa edizione, anche grazie al sostegno di istituzioni e sponsor privati”.

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Jaume Munar è il vincitore della 30ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno promossi a Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000). Il 26enne spagnolo (n.91 del ranking mondiale), seconda testa di serie, si è confermato un grande specialista del “rosso” superando per 6-4 6-1, in un’ora e 34 minuti, Andrea Pellegrino (n.254), così da succedere nell’albo d’oro al russo Pavel Kotov, trionfatore dodici mesi fa. Per il maiorchino si tratta del nono titolo nel circuito Challenger (otto dei quali vinti sulla terra), dopo quello conquistato lo scorso anno a Perugia.

Sul Centrale, sotto gli occhi anche dei Capitani Reggenti dell’antica Repubblica, dopo aver mancato due opportunità di break nel gioco di apertura, il 26enne di Bisceglie nel quarto game ne ha concesse a sua volta due, annullate con coraggio, prima di cogliere il 2-2. Nel sesto game però al 26enne di Santanyi, nell’isola di Maiorca, è riuscito lo strappo con allungo sul 4-2, immediatamente ricucito con orgoglio dal tennista pugliese, che ha aggiunto una marcia alla velocità dei suoi colpi, specie nel diritto, ricorrendo pure a qualche smorzata per spostare il rivale dalla riga di fondo. Sul 5-4 però Munar si è procurato un set-point, cancellato dall’italiano, che però sulla seconda palla-set ha commesso un sanguinoso doppio fallo. Sullo slancio in avvio di seconda frazione il conterraneo di Rafa Nadal, reduce dai quarti di finale negli Atp 250 di Gstaad e Umago, ha tolto di nuovo la battuta a Pellegrino, allungando sul 3-0 e poi 4-0 “pesante”. Il giocatore seguito da coach Giovanni Galuppo con il cuore ha recuperato uno dei due break, tuttavia ha pagato lo sforzo cedendo di nuovo il servizio (1-5) e lo spagnolo è filato diritto verso il successo, colto al primo match-point, con una risposta in rete del pugliese, confermando l’esito dell’unico precedente, lo scorso anno al Challenger di Perugia.

“Complimenti a Jaume, è stato davvero bravo e ha giocato una partita praticamente perfetta. Comunque sono soddisfatto della mia settimana, un sincero grazie a tutti per il sostegno e come è organizzato il torneo”, le parole di Pellegrino, nel settembre dello scorso anno arrivato al 136° posto della classifica mondiale e con questo risultato destinato a rientrare nella Top 200.

Felicissimo anche Munar (salirà all’80° posto Atp), dopo aver ricevuto il premio dal Segretario di Stato allo Sport, Teodoro Lonfernini: “Ho vissuto a San Marino una settimana fantastica e questo titolo significa davvero molto per me in una stagione piuttosto complicata. I challenger sono diventati appuntamenti di livello sempre più alto e a maggior ragione questo torneo che non ha davvero nulla da invidiare a un Atp 250 per l’impianto, la cornice di pubblico e i servizi complessivi”.

 

Finale singolare: Jaume Munar (Spa, n.2) b. Andrea Pellegrino (Ita) 6-4 6-1

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La 30ª edizione degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno promossi a Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000), ha emesso il suo primo verdetto.

A conclusione del programma di giornata, sabato a tarda sera, sul Centrale del Centro Tennis Cassa di Risparmio di Montecchio, è infatti andata in scena la finale del doppio: a conquistare il titolo la coppia formata dal bielorusso Ivan Liutarevich e dall’ucraino Vladyslav Manafov, accreditata della seconda testa di serie, che dopo l’affermazione in rimonta, per 3-6 7-6(3) 10-6, in semifinale sugli australiani Marc Polmans e Matthew Christopher Romios si sono imposti con il punteggio di 6-4 7-6(8) nel match clou sui francesi Theo Arribage e Luca Sanchez, numero 3 del seeding, approdati all’ultimo atto per il forfait del duo composto dall’argentino Roman Andres Burruchaga e dal bosniaco Nerman Fatic, costretto al ritiro durante la semifinale del singolare per un infortunio alla schiena.

Si tratta del quarto trofeo Challenger conquistato come coppia in questa stagione da Liutarevich/Manafov dopo quelli vinti in precedenza a Vilnius, Cherbourg e Madrid, l’ottavo complessivo in carriera in questo circuito per il 30enne di Kiev.

La cerimonia di premiazione è stata effettuata da Elia Santi, segretario generale della Federtennis sammarinese, e Sergio Pasolini, membro del direttivo FST.

Intanto sale l’attesa per la finale del singolare, in programma domenica alle ore 20.15 (con diretta su Sky Sport Tennis e San Marino Rtv): a contendersi il titolo il pugliese Andrea Pellegrino (attualmente n.254 Atp, ma già certo di rientrare tra i primi 200 con questo risultato) e lo spagnolo Jaume Munar (n.91 del ranking mondiale), secondo favorito del tabellone.

 

Doppio, finale: Ivan Liutarevich/Vladyslav Manafov (Rus/Ucr, n.2) b. Theo Arribage/Luca Sanchez (Fra, n.3) 6-4 7-6(8).

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Sarà un testa a testa Italia-Spagna l’ultimo atto degli Internazionali di Tennis San Marino Open, da quest’anno promossi a Challenger ATP 125 (montepremi € 145.000), che domenica alle 20.30 sui campi in terra del Centro Cassa di Risparmio di Montecchio scelgono il vincitore della 30ª edizione. A contendersi il titolo saranno infatti Andrea Pellegrino e Jaume Munar, usciti con un doppio successo da un sabato davvero intenso per via della pioggia che nella giornata precedente aveva costretto a rinviare tre dei quarti di finale.

Il 26enne nato a Bisceglie (n.254), dopo essersi aggiudicato con due tie-break il derby tricolore che ha aperto il programma sul Centrale con Alexander Weis (n.305 Atp), partito dalle qualificazioni e per il secondo anno consecutivo giunto nei quarti sul Titano, nella prima semifinale ha avuto via libera per il ritiro, sulla situazione di un set pari (3-6 6-3), del bosniaco Nerman Fatic (n.222), venerdì autore dell’eliminazione a sorpresa del belga David Goffin, ex n.7 del mondo (attualmente al 100° posto), terzo favorito del seeding. Proprio il giocatore di Sarajevo che compirà 29 anni il 24 ottobre ha approcciato meglio l’incontro, trovando in apertura un break, conservato fino ad incamerare il parziale al nono gioco. Sul 3-3 del secondo set, però, Fatic, che da anni si allena a Ravenna seguito da coach Patricio Remondegui, ha accusato un problema muscolare alla schiena, chiedendo l’intervento della fisioterapista. Al cambio campo c’è stato il medical time-out, che però non ha sortito effetti positivi: il bosniaco ha perso a zero la battuta (3-5) e Pellegrino ne ha prontamente approfittato per pareggiare la situazione, con l’avversario visibilmente menomato. Tanto che dopo un solo punto della terza frazione Fatic ha detto basta, andando a stringere la mano al pugliese, che lo ha abbracciato.

“Mi dispiace per l’infortunio che ha impedito a Nerman di completare l’incontro, però mi sentivo bene in campo, anche dal punto di vista fisico nonostante fosse il secondo match di giornata – spiega Andrea, nel settembre dello scorso anno arrivato al 136° posto della classifica mondiale – E’ stata una partita assai combattuta fin dall’inizio, in cui il primo set è girato su pochi punti e ho avuto anche opportunità di contro-break, non sfruttate. Poi nel secondo sono riuscito ad alzare il livello e stavo crescendo alla distanza. Una finale in un torneo di questa importanza, davvero ben organizzato come servizi, mi dà tanta fiducia in prospettiva futura, specie considerando che a maggio ho avuto un problema alla schiena, che mi ha tenuto fermo per un mese e mezzo. Devo infatti migliorare in continuità di rendimento per riuscire ad avere una classifica più stabile”.

Il tennista pugliese domenica sera (alle 20.15 la cerimonia d’ingresso in campo, con inizio del match alle 20.30, diretta su Sky Sport Tennis e San Marino Rtv) sfiderà in finale lo spagnolo Jaume Munar (n.91), seconda testa di serie. Il 26enne di Santanyi, nell’isola di Maiorca, all’ora di pranzo sul campo 2 “De Luigi” ha regolato 6-4 7-5 l’argentino Federico Delbonis (n.234 Atp), quindi nella seconda semifinale, sotto la luce dei riflettori, si è aggiudicato in rimonta, con il punteggio di 0-6 6-1 6-2, in un’ora e 48 minuti, il derby con il più giovane connazionale Daniel Rincon (n.264 Atp). Il 20enne mancino nato a Madrid, che si allena alla Rafa Nadal Academy, dopo una partenza a razzo ha pagato alla distanza lo sforzo compiuto in precedenza per prevalere in rimonta su Fabio Fognini (n.124 Atp), per la prima volta in carriera sul Titano con una wild card e quarto favorito del tabellone.

 

RISULTATI. Semifinali: Andrea Pellegrino (Ita) b. Nerman Fatic (Bos) 3-6 6-3 ritiro, Jaume Munar (Spa, n.2) b. Daniel Rincon (Spa) 0-6 6-1 6-2.

Quarti: Daniel Rincon (Spa) b. Fabio Fognini (Ita, n.4-wc) 6-7(3) 6-4, Andrea Pellegrino (Ita) b. Alexander Weis (Ita, q) 7-6(3) 7-6(3), Jaume Munar (Spa, n.2) b. Federico Delbonis (Arg) 6-4 7-5.

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